SAN BENEDETTO - Il Covid mette all’angolo pure Sant’Antonio Abate. In questo difficile gennaio, le celebrazioni del protettore degli animali s’infrangono contro il muro dei contagi. Un muro sempre più alto che costringe parroci e parrocchiani a cancellare il rito d’inizio anno.
Presso la chiesa della Sacra Famiglia, zona Ragnola, era tutto pronto per festeggiare in grande stile Sant’Antonio. Verso la fine di dicembre, il parroco (don Francesco Ciabattoni) aveva inserito tale ricorrenza a chiusura del programma delle festività natalizie 2021-2022. Purtroppo, però, il sacerdote non poteva prevedere l’impennata d’infezioni registrata negli ultimi giorni un po’ in tutt’Italia.
L’area di Ragnola non fa eccezione e così, a malincuore, la parrocchia ha preferito fare retromarcia, annullando la benedizione degli animali che doveva svolgersi alle ore 10 di questa domenica. «Stiamo vivendo un mezzo inferno - afferma senza giri di parole don Francesco -.
Sperare e ricordare il passato, con il desiderio di poterlo rivivere nel 2023. Lo scorso anno (nonostante la pandemia) la parrocchia della Sacra Famiglia visse comunque questo particolare momento di fede. Tutti con la mascherina, sul sagrato e in chiesa si ritrovarono i padroni di vari animali. Non solo cani e gatti, ma anche qualche cavallo e persino un serpente. «Gli animali fanno pienamente parte delle nostre famiglie e li amiamo per questo - disse don Ciabattoni durante l’omelia -. Ma chi ama il proprio animale e magari non ama il proprio vicino di casa sbaglia, perché l’amore verso gli animali deve portarci ad essere in armonia con tutto il Creato, dunque ad amare anche i nostri fratelli e le nostre sorelle».