Turisti in fuga dalla Romagna ma sulle spiagge della Riviera delle Palme non c'è più posto

Turisti in fuga dalla Romagna ma sulle spiagge della Riviera delle Palme non c'è più posto
Turisti in fuga dalla Romagna ma sulle spiagge della Riviera delle Palme non c'è più posto
di Laura Ripani
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Sabato 30 Luglio 2022, 02:15

SAN BENEDETTO - Non c’è posto per i turisti in fuga dalla Romagna. Se è vero infatti che sono stati revocati ieri i divieti di balneazione in un’ampia zona del Riminese, infatti, nel frattempo le tante disdette si erano materializzate come possibili prenotazioni a San Benedetto e dintorni. Trovando però scarsa accoglienza. 


Le motivazioni


Si dà il caso, infatti, che l’intera Riviera delle palme in questi giorni fa segnare il tutto esaurito.

Non cade uno spillo per fortuna e lo conferma anche il presidente dell’Assoalbergatori Nicola Mozzoni. Giorni, quelli intorno alla Festa della Marina di solito un po’ fiacchi in attesa del boom di agosto ma quest’anno assolutamente gettonati. Non solo. È il livello del villeggiante che sembra essersi alzato notevolmente. Colpa del caro vita, delle bollette e delle preoccupazioni per l’inverno tra inflazione e gas razionato, ma le famiglie meno abbienti sembrano aver preferito restare a casa lasciando spazio invece agli stranieri, circa un 25% in più stima Federlaberghi che anche in Riviera stanno approfittando delle bellezze locali. Basta fare una passeggiata in centro, o al mare e fino nei supermercati che il tedesco e il francese, insieme al polacco, sono le lingue di nuovo parlate sulla Riviera delle palme, come una trentina di anni fa. E anche allora furono le mucillagini - peraltro innocue - ad allontanare gli stranieri ricchi finalmente ritornati a calcare la sabbia sambenedettese e del suo comprensorio. Ma se la crisi sta mettendo a dura prova i portafogli di chi tira già la cinghia, lo stesso Mozzoni lancia l’allarme in prospettiva futura.


L’allarme


«Non mi preoccupo - dice del turista che possa o no avere soldi da spendere perché il nostro cliente tipo è già abbastanza abbiente. In prospettiva i costi che aumentano, l’inflazione e la difficoltà del credito possono invece pesare sugli alberghi che in Riviera cominciano a diventare sempre più scarsi. Stiamo perdendo la nostra capacità ricettiva ed è chiaro che in un momento come questo è difficile investire». Tra le novità però c’è anche il rinnovato interesse per le agenzie di viaggio. Complice l’alto rischio di truffa e appunto la presenza degli starnieri, il “fai da te” su Internet sembra sempre più confinato ai giovani smanettoni che non si fanno poi troppi problemi. Un trend a livello nazionale che sembra stia creando un’inversione di tendenza e che si sta palesando anche sulla Riviera. D’altra parte le nuove formule che anche gli hotel sono in grado di offrire e la capacità di promuoversi sul web non è davvero per tutti e molto spesso gli investimenti necessari per l’indicizzazione scoraggiano le attività più piccole.

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