Turismo, i dati lo confermano
La Riviera si riprende lo scettro

Turismo, i dati lo confermano La Riviera si riprende lo scettro
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Sabato 21 Novembre 2015, 11:21 - Ultimo aggiornamento: 11:18
SAN BENEDETTO - Partenza a razzo e flussi sempre in crescita per tutta la stagione turistica.

Sono le statistiche della Regione Marche sulle presenze e sugli arrivi registrati in città durante l’estate 2015.

Numeri che mettono il timbro dell’ufficialità ad una sensazione ormai più che consolidata tra gli addetti ai lavori: è stato un periodo boom. Tra maggio e settembre, infatti, tutti i principali indicatori sono in aumento, sia per i villeggianti italiani che per quelli provenienti dall’estero. Nel complesso, rispetto allo stesso periodo del 2014, si è avuto un +18,5% di arrivi ed un 10% in più di presenze.



Perle che s’inseriscono in una collana già scintillante. Nel 2014, infatti, San Benedetto aveva già registrato un aumento del flusso turistico quantificabile in un +7,34% per quanto riguarda gli arrivi ed un +2,47% delle presenze rispetto al 2013.

Analizzando i dati mese per mese, si nota che il vero exploit si è avuto a maggio: +23,74% di presenze, per un totale di 35.559 unità. Agosto si conferma come autentico mattatore dell’estate, raggranellando i dati migliori tra i tre canonici mesi della bella stagione: +7,68% di presenze; +16,27% di arrivi. Un successo in piena regola basato su molteplici fattori, tra cui: meteo sempre favorevole, scarsa propensione degli italiani alle vacanze all’estero, buon lavoro di promo-commercializzazione.

La stagione si è chiusa nel segno della positività. Settembre, infatti, ha fatto registrare un +10,38% di presenze ed un +10,61% di arrivi. Questo dato, in particolare, può esser letto come l’ennesima dimostrazione di forza del turismo sportivo: segmento sul quale l’amministrazione comunale lavora ormai da diversi anni.



Volendo cercare il pelo nell’uovo, tra gli operatori c’è chi sottolinea un elemento di valutazione che, diciamo così, renderebbe meno scintillanti questi dati, pur non inficiandone il valore. L’elemento è quello della crisi economica, fattasi sentire anche durante l’estate 2015, che ha frenato la capacità d’acquisto dei turisti. Per la serie: “non si rinuncia alla vacanza ma in vacanza si spende il minimo indispensabile”.



Una negatività che si sarebbe riscontrata soprattutto tra le attività dell’indotto: bar, gelaterie, negozi e via dicendo. Infine un focus sui vacanzieri stranieri. Ad agosto (mese clou dell’estate) la loro presenza è salita dell’8,41. Meglio ancora è andato a maggio: +13,52%. Al momento, i dati non entrano nello specifico delle varie nazionalità. Ma comunque, stando ai feedback registrati nel corso dell’estate direttamente tra gli operatori, ci sarebbe un buon incremento soprattutto tra i tedeschi.
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