Bolkestein, pratiche lente per gli chalet. Assenti: «Niente paura, il titolo vale»

Il presidente della Confesercenti Sandro Assenti con il direttore Elena Capriotti
Il presidente della Confesercenti Sandro Assenti con il direttore Elena Capriotti
di Laura Ripani
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Venerdì 12 Marzo 2021, 07:10

SAN BENEDETTO - Un’estate tutta da inventare e non solo per la pandemia che non accenna a mollare la presa. Sandro Assenti, presidente di Ascoli e Fermo della Confesercenti ha riunito virtualmente, nei giorni scorsi, gli stati generali della categoria per affrontare i problemi più urgenti che non guardano solo al contingente ma si proiettano oltre, perché la maggior parte di essi non è Covid dipendente.

 In primo luogo è emersa la difficoltà degli operatori riguardo la direttiva Bolkestein che continua ad agitare le loro notti.

Il Comune di San Benedetto, su 117 chalet, ha prorogato sostanzialmente la concessione solo a una decina. Gli altri rischiano di non avere un titolo formale con il quale presentarsi in banca per ottenere finanziamenti o per fare investimenti. «Chiariamo subito - dice il rappresentante della categoria - che, seppure in assenza di un pezzo di carta, la concessione è sostanzialmente prorogata fino al 2033 come da legge. Questo anche in virtù di una determina del Comune di San Benedetto, numero 1056 datata 1° ottobre 2020, a firma del dirigente Germano Polidori con il quale l’ufficio demanio di fatto prende atto della scadenza delle stesse concessioni nel 2033. Mi rendo conto che sarebbe meglio per tutti avere anche un titolo formale e per questo invito il Comune a potenziare l’organico dell’ufficio demanio come accadde nel 2015 quando furono rinnovate nel giro di un anno ma capisco anche che la pandemia ha ridotto all’osso la capacità della pubblica amministrazione. Sono però fiducioso nel fatto che quanto prima si arrivi anche alla formalizzazione».

Questo anche perché ci sono fondi statali, che la Regione dovrà a sua volta richiedere al governo, e che già in Emilia Romagna sono stati intercettati per la ristrutturazione dei manufatti. «Anche in questo senso stiamo facendo opera di sensibilizzazione in regione come Confesercenti per l’indizione dell’apposito bando». A tenere con il fiato sospeso i concessionari di spiaggia c’è anche il Piano della costa.

Presentato l’anno scorso agli operatori dalla Regione come uno strumento espansivo, all’atto dell’approvazione si è rivelato invece restrittivo e a san Benedetto provocherà l’eliminazione di tutte quelle strutture, dai tavolini per il pranzo ai gazebo ai campi da beach volley e bocce o giochi per bambini, che attirano i turisti. «Anche in questo senso stiamo premendo sulla regione affinché cambi questa legge che avrebbe un impatto negativo anche sulle demolizioni e ristrutturazioni». Infine i timori. Anche quest’anno la Pasqua, storicamente metro di giudizio per capire come andrà la stagione estiva salterà per via del Covid. L’anno scorso, alla fine dell’estate, i concessionari riuscirono a limitare le perdite ma quest’anno il timore è che si faccia la fine delle piste da sci. «In questo caso - chiude Assenti - dovremmo attrezzarci per tempo». Chiedendo, magari, come invocano alcuni, danni e non semplici ristori.

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