Tradimenti, sgambetti e dimissioni: quanti cambi di casacca in Consiglio

Il sindaco Piunti
Il sindaco Piunti
di Alessandra Clementi
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Lunedì 11 Gennaio 2021, 10:14

SAN BENEDETTO  - Si contano sulle dita di una mano i consiglieri comunali che sono rimasti sulle poltrone e quindi nei partiti o liste dove erano stati eletti cinque anni fa. Ne è testimonianza il fatto che l’amministrazione Piunti partita con 15 consiglieri in maggioranza e 9 in minoranza, a fine mandato si ritrova con 16 esponenti di maggioranza e 8 in minoranza. In mezzo la storia di questi cinque anni dove non sono mancate turbolenze, cambi di casacche, esponenti usciti dalla porta e rientrati dalle finestre, dimissioni e nomine in zona Cesarini. Intanto il sindaco Piunti scioglie ogni riserva per la candidatura e mercoledì incontrerà i vertici della Lega. 


Il primo scoglio il sindaco Piunti lo ha incontrato nell’aprile 2017 con la sfiducia del presidente del consiglio comunale Bruno Gabrielli che uscì dalla maggioranza e un anno dopo andò a costituire il Gruppo Misto affiancato da Rosaria Falco e Marco Curzi.

La notizia allora fu l’uscita di Falco dalla coalizione che aveva sostenuto Piunti per sedere in minoranza e iniziare così un percorso di forte opposizione all’amministrazione. Altro esponente sempre con le valigie in mano Pasqualino Marzonetti eletto tra le fila del Pd, a sostegno di Paolo Perazzoli, poi confluito nel Gruppo Misto e ora approdato alla Lega. Ed è notizia dell’ultima ora la costituzione del gruppo consiliare anche se sarà difficile trovare un unico capogruppo tenendo conto che Falco e Curzi difficilmente voteranno con la maggioranza ma sceglieranno la strada dell’astensione o del non voto.

Nel 2019 è stata la volta della lista SiAmo San Benedetto approdata quasi al completo nel gruppo di Fratelli d’Italia, attraverso i consiglieri Pierfrancesco Troli, Antonella Croci, Andrea Assenti e il presidente Giovanni Chiarini, operazione per dare maggiore forza alla candidatura dell’allora vice sindaco Assenti alle regionali, ma anche per definire gli assetti politici comprovando ancora una volta che le civiche nate in campagna elettorale spesso non vanno oltre una stagione rappresentando quasi uno specchietto per le allodole. A uscire dalla civica San Benedetto Protagonista, invece, i consiglieri Carmine Chiodi e Mario Ballatore, entrambi approdati in Forza Italia. Anche il centrosinistra non è stato scevro da passaggi, Tonino Capriotti dal Pd è approdato in Italia Viva pur non avendo potuto costituire il gruppo, mentre Flavia Mandrelli eletta nella lista Uniti per San Benedetto è arrivata ad Articolo 1. 


«Non mi piace che la Lega possa pensare a un’alternativa a Piunti – afferma il commissario comunale di FI Carmine Chiodi – almeno è questo quello che afferma Falco mentre la coalizione dovrebbe andare unita sul nome del sindaco uscente. Cambiare cavallo in corsa è sempre un errore e la storia ce lo insegna». Falco ha infatti parlato chiaramente di una loro entrata nella Lega al fine di trovare un nome alternativo a Piunti. Anche il capogruppo di Fratelli d’Italia Gianni Balloni vuole vederci chiaro e dice: «Bisogna capire quali sono gli obiettivi di queste nuove entrate nella Lega, sempre tenendo conto che alla fine il candidato potrebbe imporlo Roma sulla base di equilibri nazionali». 


Intanto la Lega gongola e il responsabile provinciale degli enti locali Daniel Matricardi dichiara: «Non posso che esprimere soddisfazione per l’ingresso in Lega di due consiglieri di esperienza come Falco e Curzi. Con il loro ingresso, i consiglieri Lega nel consiglio comunale di San Benedetto salgono a quattro e per questo siamo già a lavoro per la costituzione del gruppo consiliare. Ho sentito il sindaco Piunti e la settimana prossima ci incontreremo con lui ed i nostri consiglieri per ragionare circa le tematiche prioritarie per la città in questi ultimi mesi di mandato».

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