Una task force per sistemare i ponti. Assenti:«Valutiamo quanto ci costa»

Il ponte sul torrente Albula in via Piemonte
Il ponte sul torrente Albula in via Piemonte
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Venerdì 20 Marzo 2020, 11:59

SAN BENEDETTO - Appesi alle labbra dei super-esperti. Si può descrivere così la situazione di amministratori e tecnici municipali: tutti in attesa delle approfondite perizie fatte effettuare sui ponti lungo l’Albula.

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Sono in campo specialisti esterni, come quelli dello studio anconetano Dezi Steel Design. A loro, con un atto reso pubblico lo scorso 16 gennaio, il Comune ha affidato la “verifica dello stato di degrado con ipotesi di intervento immediato dei ponti stradali sul torrente Albula, di via Trieste e via Piemonte”. Una valutazione da 40mila euro, cruciale per definire i prossimi passaggi di questa vicenda: «L’ingegnere comunale Nicola Antolini, responsabile del procedimento, sollecita praticamente tutte le settimane, anche più volte la settimana, per avere delle risposte ma, al momento, non sappiamo ancora nulla» afferma il vicesindaco Andrea Assenti: delegato ai lavori pubblici. 

«Per noi - rimarca - l’esito di queste perizie è fondamentale per capire il tipo d’intervento da fare e quanto spendere». Il vicesindaco fa sapere che, per il momento, l’amministrazione ha accantonato 500mila euro. Se la situazione fosse particolarmente seria, tale somma potrebbe non bastare. Effettivamente si potrebbe arrivare a dover spendere fino a 2 milioni di euro. Questo secondo alcune stime ufficiose che, tempo fa, circolavano tra i membri della commissione consiliare Lavori pubblici. Un esborso che, manco a dirlo, rappresenterebbe una mazzata per le casse sambenedettesi. 

Altra cosa molto importante: sembra scontato che, durante i lavori di riqualificazione, lungo quei ponti sarà limitata la circolazione. Ma la portata di tale limitazione è ancora tutta da valutare. Anche qui: se dovessero servire interventi particolarmente complessi, non si esclude una chiusura totale, con ripercussioni ben intuibili sulla viabilità circostante. Anche la tempistica dei lavori è ancora nebulosa, ma appare difficile riuscire a completare l’intera operazione prima della stagione estiva. Nel frattempo, l’alveo del torrente è stato ripulito. Nei giorni scorsi, le ruspe hanno portato via diversa sporcizia, sia di materiale organico (legna) che inorganico: plastica e simili. Un miglioramento non solo estetico, ma anche funzionale al corretto scorrimento delle acque. 

Tornando alle criticità strutturali dei ponti: il Comune ha sempre rivendicato di conoscere la situazione, ma una decisa accelerata si è avuta ad ottobre 2019, con il grido di preoccupazione lanciato (sulle colonne del Corriere Adriatico) dall’ingegner Cesare Buonfigli: ex dirigente municipale dei lavori pubblici. Il tecnico aveva esposto i suoi dubbi sullo stato di conservazione del ponte sul lungomare Nord, a due passi dalla Palazzina.

Dubbi subito raccolti da Valerio Pignotti (consigliere comunale di Forza Italia) che, in un suo controllo, notò pecche anche sul ponte tra le vie Ugo Bassi e Piemonte.

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