Lo stop alla movida molesta scatta un'ora dopo. Ecco la mappa dei locali e le regole in vista dell'estate

Lo stop alla movida molesta scatta un'ora dopo. Ecco la mappa dei locali e le regole in vista dell'estate
Lo stop alla movida molesta scatta un'ora dopo. Ecco la mappa dei locali e le regole in vista dell'estate
di Alessandra Clementi
3 Minuti di Lettura
Martedì 7 Giugno 2022, 08:12

SAN BENEDETTO - Non solo il centro. Uno dei tanti solleciti che l’amministrazione comunale sta cercando di raccogliere nello stilare la nuova ordinanza anti movida per l’estate. Quindi regole per le chiusure dei locali che non riguardino solo il quadrilatero centrale di San Benedetto ma che vadano oltre, per tutelare la quiete pubblica di tutti. 


A oggi l’ordinanza sperimentale messa in atto dal Comune per il mese di aprile fissava la chiusura dei locali del centro alle 2 di notte.

Il nuovo regolamento andrebbe a spostare la lancetta di un’ora, fissando la chiusura alle 3, al fine di permettere maggiore attività per i locali nei mesi di luglio e agosto, ma soprattutto si andrebbe ad estendere anche a zone come viale De Gasperi, la statale 16 e il Paese alto. 


«Ci arrivano molti solleciti da parte di residenti – spiega l’assessore all’urbanistica Bruno Gabrielli – anche di zone come quella a ridosso del McDonald che non chiude mai e di notte ci sono problemi di rumori molesti». Stessa situazione nel vecchio incasato e lungo viale De Gasperi dove insistono diversi bar di cui uno aperto 24 ore su 24. Quindi l’obiettivo è di allargare l’ordinanza su un’area più ampia. 


Nei prossimi giorni verrà convocata anche una riunione con le associazioni di categoria e con i titolari dei locali per condividere le nuove regole per l’estate, così come era stato fatto lo scorso aprile anche per l’occupazione di suolo pubblico e l’ordinanza che fissava la chiusura alle 2. 


Non mancano però polemiche e proteste per i decibel ancora troppo alti e per i consumi di alcolici. «Il problema – spiega Giovanni Filippini a capo del movimento contro la movida molesta - è l’assunzione smodata di alcol che si verifica puntualmente tutti i fine settimana e d’estate sarà per tutte le sere, che provoca nocumento a tutti i residenti del centro e non. Chiudere i locali alle due nei fine settimana significava ridurne il consumo unitamente alle varie droghe che circolano in città. Anche perché dopo le tre, per legge nazionale, non si possono vendere alcolici e superalcolici. La stessa legge impone all’uscita dei locali la vendita di rilevatori di tasso alcolemico ma non mi sembra c’è ne siano molti che lo adottano. Vogliamo poi parlare della musica dal vivo esercitata da quasi tutti i locali chalet, bar pub e quant’altro, che non hanno una licenza testo unico per la pubblica sicurezza? I proprietari dei locali devono far attenzione che si rispetti la soglia di tollerabilità dei rumori provocati da strumenti musicali, elettronici, radio, televisione e così via. Questa soglia non deve superare i 3,5 decibel. Non desideriamo vivere in una città “morta” ma in una rispettosa delle regole quelle regole». E da un albergatore arriva la testimonianza: «Clienti tedeschi che si lamentano per la musica alta sia di notte che di giorno».

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