Ballarin, il mistero dei parcheggi spariti dal progetto: «Non c’è l’obbligo per il Comune»

Ballarin, il mistero dei parcheggi spariti dal progetto: «Non c’è l’obbligo per il Comune»
Ballarin, il mistero dei parcheggi spariti dal progetto: «Non c’è l’obbligo per il Comune»
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Mercoledì 22 Marzo 2023, 04:20 - Ultimo aggiornamento: 15:42

SAN BENEDETTO - Che fine hanno fatto i parcheggi interrati previsti in zona Ballarin proposti dal piano regolatore del porto del 2014? Quesito a cui ha cercato di dare una risposta la commissione urbanistica svoltasi ieri dietro richiesta della presidente Annalisa Marchegiani. Con gran parte dei consiglieri di maggioranza che a gran voce hanno richiesto la visione del preliminare del Ballarin depositato nei giorni scorsi da Canali. 


Il piano non vincolante 


In apertura dei lavori l’assessore Bruno Gabrielli ha voluto puntualizzare come la commissione fosse stata richiesta dalla minoranza e non fosse un’esigenza della maggioranza.

Il Piano del porto approvato dall’amministrazione Gaspari prevedeva una zona sosta nell’area del Ballarin. Opera non realizzata ma posta a supporto del terzo braccio. Il Consiglio superiore dei lavori pubblici aveva chiesto parcheggi nel caso di realizzazione del terzo braccio.

«Si tratta di indicazioni – ha spiegato il dirigente dell’urbanistica e lavori pubblici Giorgio Giantomassi - ma il Comune poi fa delle scelte, non è obbligato a seguire una soluzione proposta. Un parcheggio che si inseriva in un piano della sosta». La consigliera Aurora Bottiglieri ha chiesto delucidazione sul gruppo di lavoro del porto, a che punto fosse il lavoro, ma Gabrielli ha risposto che ancora non ci sarebbero le condizioni per illustrarlo. Da qui l’intervento della presidente Marchegiani: «In un’ottica di rivisitazione del piano del porto e al posto del parcheggio dovrà essere evidenziato il parco firmato da Canali e vedere poi se il Consiglio superiore avallerà questa soluzione che sono vere e proprie prescrizioni». 


Lo scontro


«I tavoli di lavoro della maggioranza non devono rendere conto a nessuno, solo alla fine del lavoro». Parole dure quelle del consigliere Umberto Pasquali membro del gruppo di lavoro sul porto che hanno provocato scintille all’interno della commissione. Rimanendo in materia di Ballarin, il coordinatore di FdI Luigi Cava ha voluto replicare alle parole del sindaco Spazzafumo il quale ha dichiarato come l’architetto Canali si sarebbe «ritrovato con analisi strutturali che non corrispondevano alla realtà» da qui l’esigenza di dover demolire la curva sud. 


La relazione tecnica


«In buona sostanza il sindaco – spiega Cava - afferma che la relazione tecnica predisposta tre anni fa da uno studio qualificato riporterebbe calcoli non rispondenti al reale stato delle cose in materia di staticità della gradinata sud del Ballarin. Dalle parole pronunciate dal sindaco appare chiaro che sulla decisione di demolire la gradinata sud del Ballarin avrebbe inciso, in modo sostanziale, la non corrispondenza alla realtà delle analisi strutturali dello studio tecnico incaricato tre anni fa di predisporre l’elaborato sulla staticità della curva. E’ di tutta evidenza che quanto asserito dal primo cittadino non possa risultare da una valutazione personale e per tali ragioni ci auguriamo quanto prima che vengano messi a disposizione della città gli atti documentali».
Alessandro Clement

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