Paradosso sicurezza a San Benedetto, al parco le telecamere ci sono ma sono coperte dai rami degli alberi

Paradosso sicurezza a San Benedetto, al parco le telecamere ci sono ma sono coperte dai rami degli alberi
Paradosso sicurezza a San Benedetto, al parco le telecamere ci sono ma sono coperte dai rami degli alberi
3 Minuti di Lettura
Lunedì 14 Novembre 2022, 03:00

SAN BENEDETTO - Le telecamere di videosorveglianza ci sono; ma sono inservibili, poiché coperte dalle fronde. Paradosso-sicurezza nel popoloso quartiere Sant’Antonio, esattamente all’interno del parco “Karol Wojtyla”, a due passi dal palazzo municipale. Il problema è stato sollevato durante la recente assemblea pubblica dei residenti, svoltasi nell’oratorio di via Monte San Michele. 


La segnalazione


«Abbiamo segnalato la questione al Comune, ora serve una rapida potatura degli alberi intorno alle telecamere.

Ci sono almeno due impianti di controllo del parco che, di fatto, sono ostruiti dal fogliame». Così ha detto Tony Alfonsi: dirigente dell’associazione Antoniana Eventi (braccio operativo del Comitato di quartiere) che gestisce la frequentatissima area verde. La potatura degli alberi è di competenza municipale e dall’associazione chiedono di fare in fretta. Anche perché, le telecamere sono state installate a seguito di numerose segnalazioni che - negli anni scorsi - indicavano quel parco come punto per traffici poco edificanti, compreso lo spaccio di droga. Situazioni poi nettamente migliorate anche grazie all’attivazione degli occhi elettronici. Ma ora, il rischio è di un passo indietro. In ogni caso, le preoccupazioni dei cittadini in assemblea sono state raccolte dai rappresentanti nell’amministrazione comunale. In primis, dal vicesindaco Antonio Capriotti: delegato a lavori pubblici e ambiente. Quest’ultimo, ha fatto anche una panoramica sugli impianti di videosorveglianza gestiti direttamente dal Comune, operativi nel territorio di Sant’Antonio.


I quattro punti


Oltre a quelle nel parco “Wojtyla”, ci sono telecamere nel parco di via Formentini, nel portico del palazzo municipale e sul lungomare, zona chalet Medusa. Certo, il comitato presieduto da Pietro Colucci ha chiesto un ulteriore potenziamento della rete di videocontrollo: «Siamo il quartiere più popoloso e tra i più trafficati della Riviera, servono più telecamere». Su questo fronte, parole importanti sono arrivate dall’assessore Bruno Gabrielli. Il delegato all’urbanistica ha sottolineato come «nel giro di un anno» si concretizzerà il trasferimento del comando dei vigili urbani, dal vecchio municipio di piazza Battisti al nuovo palazzo che si sta ultimando in piazza Kolbe. 


I vigili urbani


«La presenza dei vigili urbani - ha detto Gabrielli - sarà un’ulteriore garanzia di sicurezza per il quartiere, senza contare che ci saranno nuove telecamere, a servizio del perimetro del comando». L’esponente della giunta Spazzafumo ha sottolineato con orgoglio come, durante l’attuale amministrazione, si sia sbloccato lo stallo urbanistico sul cosiddetto “mostro di piazza Kolbe”: palazzo incompiuto da lunghi e lunghi anni. «Ora - parole dell’assessore - tutta la zona beneficerà anche di una nuova piazza, insieme e nuovi arredi e verde. Insomma: aumenterà sensibilmente il decoro urbano».
Marco Braccetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA