S.Benedetto, troppe aree a rischio
criminalità: la rabbia dei residenti

Alcune auto della polizia nel centro di San Benedetto
Alcune auto della polizia nel centro di San Benedetto
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Sabato 5 Marzo 2016, 22:08
SAN BENEDETTO - E'  lungo l'elenco delle aree poco sicure della città. In alcuni quartieri la percezione della sicurezza è infatti al minimo, almeno per quanto riguarda determinate aree. Se fino alle due tentate aggressioni di qualche settimana fa, la palma del posto più inquietante spettava al pontino lungo di via Calatafimi, ai vertici della particolare classifica ora c'è l'ex deposito di frigoriferi che si trova, ironia della sorte, sempre lungo la stessa via ma un po' più a Nord, oltre l'intersezione con via Manzoni che rappresenta una sorta di punto di chiusura del centro cittadino.  Chi vive da quelle parti non riesce infatti a spiegarsi come sia possibile che, dopo tutti questi anni, quell'enorme struttura versi ancora in condizioni di degrado ai limiti del verosimile. Ed è da lì che piovono segnalazioni di extracomunitari e senzatetto che affollano i buchi che si trovano nella recinzione, per trascorrere la notte all'interno di quell'ecomostro e di spacciatori e tossicodipendenti che si aggirerebbero tra l'interno e l'esterno della struttura con una frequenza preoccupante. 
"L'unica volta che abbiamo visto le forze dell'ordine interessarsi di quella struttura - affermano alcuni residenti - è stato quando hanno chiesto spiegazioni a dei ragazzini che stavano facendo delle riprese oltre la rete". Quello che nessuno riesce a spiegarsi è per quale motivo il Comune non imponga il decoro per tutto quel degrado. Il fatto che il pontino lungo è stato scalzato dalla vetta della classifica non significa però che ora, quell'area, sia il simbolo della sicurezza. Le "gang" che frequentavano e a volte arrivavano a bivaccare in zona, sono tornate a farsi rivedere, seppure in maniera sporadica. Ma sono in molti tra i residenti che temono un ritorno a quella che, fino a qualche settimana fa, era considerata una triste quotidianità fatta di paura di attraversare quell'area per le continue scorribande di extracomunitari che sono arrivati a tentare due aggressioni nei confronti di due donne. Ma la percezione della sicurezza è direttamente proporzionale alla risposta delle istituzioni alle situazioni potenzialmente pericolose. Ed ecco che, a farsi largo tra i primi posti della classifica della città insicura, torna il quadrilatero. L'epicentro, manco a dirlo, è via Mentana dove da anni i residenti affermano di essere ostaggi dei giovani che affollano i locali e che, fino a tarda notte, ne fanno di tutti i colori. In tutto questo tempo non è mai stato preso un provvedimento degno di tale nome. "In dieci anni di amministrazione - affermano i cittadini della zona - né il sindaco né i suoi assessori hanno mai dato prova di prendere sul serio le problematiche legate a questo fenomeno". 
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