San Benedetto, sfregiata la memoria
dei marinai: imbrattati i pannelli

San Benedetto, sfregiata la memoria dei marinai: imbrattati i pannelli
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Lunedì 25 Febbraio 2019, 08:05 - Ultimo aggiornamento: 08:44
IL RAID
SAN BENEDETTO Sfregi alla memoria marinara di San Benedetto. L’azione dei vandali imbrattatori non si ferma neanche davanti ai ricordi storici di un’intera comunità. Qualche mano anonima, infatti, ha deturpato alcune delle belle fotografie presenti nella mostra permanente Mare Bunazze, collocata tra le bancarelle del mercatino estivo di viale Marinai d’Italia. L’installazione ha come tema la vita popolare nei tempi d’oro della pesca sambenedettese. Argomento che tocca il cuore di tantissime persone ma ciò, evidentemente, lascia indifferente qualche teppista, andato a colpire proprio lì dove fa più male. 
La mostra
La mostra è stata inaugurata nel luglio del 2017 e, complessivamente, conta ben 116 pannelli, per un totale di 300 foto. Fortunatamente, quelle imbrattate dai vandali sono un’esigua minoranza. Ma ciò non può tranquillizzare chi ha a cuore il decoro pubblico. Anche perché sono ormai decenni che la morsa degli imbrattamuri si stringe sulla città e (a parte ripuliture-spot) non si sono ancora individuate soluzioni concrete. Certo, l’arrivo del nuovo sistema di videosorveglianza in centro può essere utile, ma servirebbe davvero una telecamera per ogni strada e anche di più. Intanto, la Città delle Palme continua ad essere sfigurata a colpi di spray e pennarelli. Questo scivolamento verso il basso dà particolarmente fastidio se coinvolge anche le opere d’arte che impreziosiscono il cuore urbano. Prendiamo “Ubu”: opera di Enrico Baj collocata tra via Montebello e viale Moretti. Nel corso del tempo è stata imbrattata e depredata di alcune pietre ornamentali. I writers si sono accaniti anche contro il suo basamento. Non si hanno notizie di amministratori comunali che, durante gli ultimi anni, abbiamo proposto un intervento di riqualificazione per quella statua. 
L’interrogazione
Nella precedente amministrazione, l’allora consigliere di minoranza Giacomo Massimiani presentò un’interrogazione proprio per chiedere conto ai vertici comunali di questa situazione. L’assessore alle politiche giovanili Marco Curzi rispose che l’amministrazione era pronta a mettere a disposizione dei graffitari nuovi spazi dove potersi sbizzarrire. Soluzione che, però, si è rivelata inutile. Tra il variegato popolo dei writers, infatti, ci sono persone rispettose delle regole, ma anche molti vandali che se ne infischiamo delle concessioni municipali e, anzi, lasciano con maggior soddisfazione le loro firme proprio in spazi tabù.
Marco Braccetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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