SAN BENEDETTO - Mille pezzi di polistirolo sparsi sulla sabbia. Fa impressione la cifra che spicca dall’ultimo report sul monitoraggio dei rifiuti presenti lungo il litorale della Riserva naturale della Sentina. Qualche giorno fa, attivisti di Legambiente, associazione Questione Natura e scout dell’Agesci sono scesi in campo per ripulire l’arenile. Una pulizia non fine a se stessa. Infatti, l’immondizia raccolta è stata accuratamente catalogata.
Due anni di blitz
«Sono ormai due anni che, due volte ogni anno, effettuiamo questa particolare operazione - dice Kessili De Berardinis: referente locale di Legambiente -.
Pescatori sotto accusa
Da segnalare pure 10 cime, corde o reti attorcigliate. Anche nel penultimo monitoraggio erano state rimosse 20 reti o sacche da pesca. Da anni l’associazione pro-ambiente porta avanti una battaglia per vedere ridotta la spazzatura proveniente dal comparto ittico. Ma, oltre che dal mare, secondo Legambiente, il grosso dei potenziali pericoli arriva dall’interno, dove si trovano insediamenti industriali e punti di stoccaggio dei rifiuti che rischiano di svilire il ricco ecosistema naturale della Riserva Sentina. «Ci preoccupa la situazione dell’ex discarica di Campolungo - sottolinea ancora De Berardinis - che è collocata proprio a ridosso del fiume Tronto». In base ai timori di Legambiente: quando il corso d’acqua è in piena, può arrivare a trascinare verso mare del materiale inquinante. «Occorre più attenzione da questo punto di vista - prosegue l’attivista di Legambiente -. Così come occorrerà capire bene da dove provengono i pezzi di poliuretano che continuiamo a trovare lungo la Sentina. Abbiamo già delle ipotesi che interessano qualche azienda dell’interno. Dovremo approfondire con maggiore accuratezza».
La foce non balneabile
Anche per motivi legati alla salubrità delle acque, pure per la stagione estiva 2023 il sindaco Spazzafumo ha vietato la balneazione nel tratto di mare intorno alla foce del Tronto. Parliamo di un segmento di 170 metri, proprio ai confini con la città abruzzese di Martinsicuro. Resta monitorato speciale anche canale consortile della zona Sentina che (insieme all’Albula e al Ragnola) rientra in una particolare campagna di controlli ambientali portati avanti dalla polizia municipale, insieme con i tecnici specializzati della ditta CiaLab.
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