Sconti sulla Tari ai negozi e alle famiglie numerose ma è scontro sui commercianti morosi e la Picenambiente che lascia la città sporca

Il Comune di San Benedetto
Il Comune di San Benedetto
di Alessandra Clementi
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Martedì 29 Giugno 2021, 05:15

SAN BENEDETTO «Vengono riconosciuti sgravi sulla Tari ai commercianti senza tenere conto dei morosi, livellando tutti sullo stesso piano. Questo non è corretto». L’attacco è arrivato dal consigliere del Gruppo Misto Bruno Gabrielli nel corso del consiglio comunale chiamato a votare le tariffe Tari. 


Tariffe sui rifiuti che rimangono invariate rispetto allo scorso anno almeno per le prime due rate che scadranno il 31 luglio e il 30 settembre. Per le utenze non domestiche, quindi i commercianti, esclusi i supermercati e le farmacie, saranno applicate riduzioni pari al 37%. Per le famiglie, invece, è prevista una riduzione del 2-3% per i nuclei più numerosi e aumenti del 3% per i nuclei con 1-2 componenti. Da qui l’attacco di Gabrielli: «L’amministrazione prevede aiuti ai commercianti per 675mila euro a fronte di morosità pregresse. Questo non è accettabile. Si deve garantire uniformità di trattamento tra commercianti e famiglie. Questa delibera può essere impugnata ravvedendo un eccesso di potere. Nel Comune di Ascoli la Tari viene gestita diversamente, individuando criteri per evitare disparità. Da noi non vengono riconosciuti i bonus per chi è stato sempre puntuale nei pagamenti».

Critiche all’assessore al bilancio Gian Luigi Pepa sono arrivate anche dal renziano Tonino Capriotti attaccandolo per una relazione tecnica ma non politica. «La terza rata la dovrà aumentare il nuovo sindaco- ha dichiarato Capriotti - Con il conguaglio si dovrà coprire il costo Picenambiente passato da 11milioni a 12.200.000 di euro».

Nella stessa assise si è discusso del servizio della Picenambiente e ad attaccarlo è stato il consigliere Giorgio De Vecchis ricordando la gara a doppio gettito che anni fa la partecipata riuscì a vincere proponendo investimenti autofinanziati per oltre 10 milioni di euro per modernizzare l’impianto di Pagliare, per la lavorazione dei residui, prevedendo anche una diminuzione delle tariffe. Propositi che sarebbero stati disattesi. E non poteva mancare il riferimento sulla


«Sono arrivati pareri chiari sul controllo pubblico di Picenambiente - ha tuonato De Vecchis - ma voi non avete fatto ricorso. La città è sporca i cassonetti non lavati». In merito allo stesso argomento Flavia Mandrelli di Articolo 1 ha minacciato un coinvolgimento della Corte dei conti. Dai banchi della maggioranza è attivata la difesa con il consigliere Rosaria Falco che ha spiegato come la rotta può essere corretta attraverso una sterzata. «I toni sentiti oggi sono da campagna elettorale- ha spiegato Carmine Chiodi - l’aiuto al commercio era inevitabile visto che sta nascendo una nuova classe di poveri e garantisco che non ci saranno aumenti nella terza rata del conguaglio Tari». E proprio in merito agli attacchi rivolti all’assessore Pepa che il sindaco Piunti ha parlato di clima da far west, però ha riconosciuto delle falle nel servizio della Picenambiente affermando che va migliorato mentre sul fronte delle tariffe ha garantito che i morosi saranno perseguiti.
 

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