San Benedetto contro Spinetoli: «L’ospedale deve essere nuovo». E Piunti indica anche le possibili location

A sinistra, il sindaco di Spinetoli, Luciani. Sopra, la manifestazione popolare per il nuovo ospedale. Sotto, Piunti e il governatore Acquaroli
A sinistra, il sindaco di Spinetoli, Luciani. Sopra, la manifestazione popolare per il nuovo ospedale. Sotto, Piunti e il governatore Acquaroli
di Alessandra Clementi
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Lunedì 19 Luglio 2021, 08:32

SAN BENEDETTO  - «L’ospedale dovrà essere nuovo e sorgere nell’area di Fosso dei Galli o di Centobuchi. Si tratta di una vittoria soprattutto di questa amministrazione». Le parole sono quelle del primo cittadino Piunti che accoglie l’indicazione della Regione scartando però l’idea di un restyling e proponendo con forza quella di una nuova struttura sanitaria in Riviera. 


«L’ospedale deve essere facilmente raggiungibile da tutti – spiega Piunti – e noi abbiamo una mobilità attiva importante quindi dobbiamo avvicinarci all’Abruzzo da qui le due aree che avevamo già indicato una a Fossa dei Galli e l’altra nel Comune di Monteprandone. Zone facilmente raggiungibili e servite da strade, non imbottigliate nel traffico come si trova oggi il Madonna del Soccorso». 


Ma Piunti si toglie qualche sassolino dalle scarpe replicando al sindaco di Spinetoli Alessandro Luciani, il quale aveva lamentato che la decisione di un ospedale nuovo non fosse uscita da una conferenza dei sindaci. «Quando io invocavo la riunione dei primi cittadini per decidere sul futuro dell’ospedale – tuona Piunti – nessuno mi ascoltava e a tutti andava bene. Ora sono loro a invocarla? Se non ha potere decisionale a che serve? Io intanto rimango in attesa dei dati richiesti all’Asur per conoscere i numeri del personale in dotazione al Madonna del Soccorso perché prima di ogni nuova struttura si deve pensare a potenziare l’esistente». 


«Guardare al contenuto, quindi ai servizi che si andranno a inserire, e non al contenitore», è l’invito che arriva dal responsabile degli enti locali del Pd Francesco Ameli il quale spiega: «Quello che i cittadini vogliono però sapere è semplice e banale: San Benedetto sarà ospedale di primo livello? Ci saranno tutte le specialistiche? Verrà fatta l’azienda ospedaliera? Servono risposte chiare altrimenti si rischia di prendere in giro cittadini, operatori sanitari e comitati.

Altrimenti tutto ciò rischia di avere solo il sapore elettoralistico, che penso a nessuno interessi. Il centrodestra dice che bisogna stare nel merito dei contenuti e non del contenitore e che bisogna addentrarci negli studi di fattibilità. Lo diciamo da anni. Qualora ce ne fosse la possibilità siamo pronti a dare il nostro contributo. Sarebbe oltremodo comico ascoltare chi come Castelli, che per anni ha sostenuto che bisognava costituire l’azienda ospedaliera del Piceno proprio perché area di confine e chiudere l’azienda ospedaliera di Pesaro, annunciare che nella delibera della giunta regionale da lui approvata nulla si dice dell’azienda ospedaliera del Piceno mentre si tutela quella di Pesaro». 


Ameli lancia anche l’allarme sull’Ortogeriatria dicendo: «Sono diversi i segnali che giungono circa un possibile spostamento dei posti letto di geriatria verso Ascoli per costituire l’Ortogeriatria. Tutto ciò non avrebbe nessuna logica né porterebbe ad aumento del livello del servizio offerto ai cittadini vista la scelta fatta dalla direzione sanitaria sui due primari. Inoltre vorrei sapere che fine hanno fatto il servizio e i posti letto di Otorinolaringoiatra che secondo la logica dell’area vasta sarebbero dovuti oramai da diversi mesi essere collocati a San Benedetto».

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