SAN BENEDETTO - In un’Italia dove crescono gli anziani ed i bambini sono sempre meno, la Città delle Palme viaggia in controtendenza. Ecco una delle principali e positive indicazioni che emergono analizzando i dati tendenziali relativi alla composizione della popolazione residente. Nel 2019, i bimbi fino ai 6 anni erano 2.068. Un numero salito a ben 2.213 unità durante il 2020: anno che, tra l’altro, è stato segnato da tante incertezze legate alla pandemia.
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Questo dato, riempie di soddisfazione l’assessore alle politiche sociali. «È un segnale di speranza verso il futuro - afferma Emanuela Carboni - e, soprattutto, è l’ennesima riprova dell’alta qualità della vita che offre la nostra città.
Restando in tema: venerdì (5 marzo) dalle ore 9, in municipio, su iniziativa dell’avvocato Donatella Forlini, garante comunale per l’infanzia e l’adolescenza, si parlerà di un tema tanto delicato quanto controverso, come quello relativo all’installazione di telecamere di videosorveglianza negli asili nido e scuole dell’infanzia. Il dibattito sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook e YouTube del Comune. Tornando a spulciare i dati sulla popolazione: negli ultimi 12 mesi si è registrato anche un calo degli anziani. Gli ultra 65enni (classificati nella cosiddetta “età senile”) sono passati da 12.062 del 2019 a 12.000 tondi tondi nel 2020. Certo, non un calo macroscopico, ma comunque anche in questo caso in controtendenza rispetto alla linea di costante invecchiamento nazionale.
Ma le cifre che fanno notizia non sono finite qui. Infatti, secondo le informazioni che sono state fornite dal Centro per l’impiego e riportate in un recente documento municipale, a San Benedetto si è registrato un calo della disoccupazione. Nel dettaglio: al 31 dicembre 2019 erano censiti 5.037 disoccupati; calati a 4.872 dodici mesi dopo. Lieve aumento, invece, degli inoccupati: passati da 269 a 281. La differenza fondamentale tra le due condizioni è che l’inoccupato non ha mai svolto attività lavorative, mentre il disoccupato ha avuto rapporti di lavoro che poi sono terminati. Su quest’ultimo fronte, nell’anno della pandemia ha sicuramente inciso il blocco dei licenziamenti, imposto per legge e tutt’ora in vigore.