La Riviera delle bici e dei bus, scatta la rivoluzione verde affidata al Politecnico di Torino

La Riviera delle bici e dei bus, scatta la rivoluzione verde affidata al Politecnico di Torino. Bruno Gabrielli e Antonio Spazzafumo
La Riviera delle bici e dei bus, scatta la rivoluzione verde affidata al Politecnico di Torino. Bruno Gabrielli e Antonio Spazzafumo
di Alessandra Clementi
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Sabato 4 Marzo 2023, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 22:51

SAN BENEDETTO - Un incarico da 110mila euro che entro un anno dovrà produrre un piano del traffico teso a rendere San Benedetto una città più sostenibile. Studiare e rilevare dati al fine di realizzare interventi mirati su zone sosta e pedonalizzazioni. Tutto questo è il Piano urbano sulla mobilità sostenibile presentato ieri dal sindaco Spazzafumo affiancato dall’assessore all’urbanistica Bruno Gabrielli. 


Le condizioni e gli intenti 


«Oggi ci ritroviamo con un lungomare e una Statale 16 intasati dal traffico – ha affermato il primo cittadino – per non parlare del blocco autostradale che troppo spesso ha riflessi negativi su tutta la viabilità cittadina.

Per questo vogliamo una mobilità alternativa che punti sulle due ruote e sull’impiego dei mezzi pubblici sostenibili». 


Benvenuto Pums 


Da tempo si pensa a zone a traffico limitato soprattutto nel centro, supportate da nuove aree sosta con silos e interrati. L’obiettivo del Pums è proprio quello di produrre dati sulla base dei quali stilare una rivisitazione della mobilità sambenedettese. Piano che sarà stilato dal Politecnico di Torino attraverso la Fondazione Links che si avvale di 160 giovani ricercatori che hanno già elaborato più di 220 progetti. Il Pums, strumento riconosciuto a livello europeo nella programmazione di interventi sulla mobilità della città, avrà il duplice scopo di individuare gli interventi da effettuare per migliorare la qualità e la sostenibilità della mobilità urbana e, al contempo, servirà come qualifica per partecipare a importanti bandi di finanziamento per la realizzazione di misure proprie della “svolta verde” indicata dall’Unione Europea. «Il Pums – ha spiegato Gabrielli – è uno strumento che guarda verso il futuro, a breve partiremo anche con la redazione del piano strategico del Piano regolatore generale. Ma soprattutto è uno strumento teso a intercettare fondi europei per la mobilità e i mezzi pubblici». 


Gli obiettivi 

Le finalità che si perseguiranno con questo piano del traffico saranno la mobilità sostenibile con la realizzazione di nuovi parcheggi e nel caso di San Benedetto un esempio sarà dato dalla zona sosta che sorgerà attigua alla stazione ferroviaria con 160 stalli. Altro obiettivo il miglioramento della qualità della vita garantendo maggiore sicurezza stradale e meno inquinamento. Quindi un biciplan fatto da percorsi ciclabili e un piano di comunicazione con tanto di modello di simulazione chiamato a prevedere le conseguenze di un cambiamento a livello di viabilità. 


Zone a traffico limitato 


Intenzione dell’amministrazione infatti quella di andare verso una pedonalizzazione del centro ma non sarà una scelta facilee. Altro nodo sarà il miglioramento del trasporto pubblico con l’impiego di mezzi ecosostenibili e riduzione di inquinamento acustico e atmosferico. «Ci stiamo attivando per avere dati - ha detto Spazzafumo - per poi ottenere un progetto finale». Dalle criticità del territorio sambenedettese agli interventi, contro inquinamento, efficienza della rete viaria urbana, e l’incentivazione dell’uso di mezzi di trasporto ecologici e sostenibili.


 

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