Le regole anti-movida molesta non piacciono e scontentano anche i residenti

Le regole anti-movida molesta non piacciono e scontentano anche i residenti
Le regole anti-movida molesta non piacciono e scontentano anche i residenti
di Marco Braccetti
3 Minuti di Lettura
Lunedì 28 Marzo 2022, 06:50

SAN BENEDETTO  - «Ci sentiamo presi in giro». Non usa mezzi termini la presidente del comitato di quartiere Marina Centro, Mery Micucci, per apostrofare l’ordinanza anti-movida molesta che entrerà in vigore a partire dal 1 aprile, restando valida un intero mese. Anche tra chi vive nell’area centrale, come Giancarlo Paolini, non mancano malumori. 


Il motivo dell’insoddisfazione è principalmente uno ed è proprio la Micucci a spiegarcelo: «Noi dei Comitati di quartiere avevamo svolto un incontro con i rappresentanti del Comune durante il quale ci erano stati anticipati gli aspetti principali di questo provvedimento. Ebbene, in quella sede ci era stato detto che l’ordinanza sarebbe stata valida per tutta la città. Così, poi, non è stato. Non so perché alla fine è stata presa questa decisione ma il risultato non può essere sufficiente. Spero davvero in un cambio di marcia in vista dell’estate». 

L’elemento cardine dell’ordinanza disposta dal sindaco Antonio Spazzafumo è la chiusura alle 2 dei locali presenti nel quadrilatero compreso tra via Roma, viale Moretti, viale Marinai d’Italia e la Statale 16.

Una “coperta” giudicata troppo corta da diverse persone. In particolare, da chi ne rimane escluso. «Io abito poco più a Nord di via Roma, dunque fuori dall’area dove l’ordinanza sarà valida - dice al Corriere Adriatico il residente Giancarlo Paolini -. Da tempo, sono alle prese con gli eccessi notturni di alcuni frequentatori di un locale. Questo locale, potrà continuare a rimanere aperto anche oltre le 2. Dunque l’ordinanza rischia di aggravare ulteriormente le cose. Non ci vuole molto a capirlo: dopo le 2, molte persone si sposteranno verso i ritrovi ancora aperti. Sono molto preoccupato se penso a cosa potrà accadere intorno a casa mia. Qui e in altre zone si rischia davvero di non dormire più. Spero che in Comune si rendano conto dell’errore che hanno fatto. Bisogna tener conto delle esigenze di tutti i residenti coinvolti, loro malgrado».

L’ordinanza non prevede solo lo stop alle 2. Scatterebbe anche il divieto di somministrare alcolici per l’asporto dalle 21 alle 6, così come bevande in qualsiasi contenitore che sia vetro che lattina. Le sanzioni saranno da 500 a 5mila euro e in caso di reiterata inosservanza si arriverà alla sospensione dell’attività fino a 15 giorni. A questo si unisce il divieto di diffusione sonora dopo le 23 e dopo mezzanotte e mezza nei fine settimana. 


Intanto, da anni chi vive in certe strade del centro deve fare i conti con i soliti problemi. Uno dei più odiosi (soprattutto ora che sta tornando il caldo) è la maleducazione di quanti urinano su portoni, marciapiedi e muri. A tal proposito: durante l’amministrazione Gaspari, l’allora questore Fiore suggerì al Comune di posizionare bagni chimici nei punti più critici. Ma questa soluzione venne accolta con freddezza. Rimasta solo nel mondo delle idee, pure la richiesta d’istituire un servizio straordinario di pulizia da parte della PicenAmbiente la domenica mattina, più volte lanciata dai residenti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA