MARTINSICURO - Ci sono due uomini che, nella rapina di venerdì, hanno svolto un ruolo chiave. Uno si è messo di traverso, con la sua vettura, per bloccare la strada al malvivente che avrebbe potuto anche investire la donna alla quale aveva cercato di rubare l’incasso. L’altro è un ragazzo addetto a gestire e smistare il traffico all’uscita delle scuole, in Piazza Cavour.
I fatti
Tutto è avvenuto attorno all’una in via Aldo Moro, nei pressi della ex Banca Tercas dove la donna, sambenedettese di 52 anni, stava per andare a fare un versamento per conto dell’azienda di frutta e verdura per cui lavora. Il rapinatore si è avvicinato e ha provato, senza riuscirci, a strapparle la borsa con i 2mila euro. Il proprietario dell’auto che ha bloccato la fuga rapinatore preferisce rimanere anonimo visto che il malvivente è ancora a piede libero ma ha assistito a tutta l’aggressione: «Sono stato il primo a notare tutta la scena - racconta - e ho visto proprio la coltellata sferrata alla donna. Mentre era stesa per terra, le dava altri pugni. Ho iniziato a suonare il clacson ed è arrivata altra gente. Mi sono messo a circa due metri di distanza alla macchina dell’uomo. Stavo per scendere, per vedere se potevo fare qualcosa, ma a quel punto il ragazzo è risalito sulla Mercedes per darsi alla fuga mentre la signora era ancora distesa sulla strada. Le persone presenti hanno iniziato a urlare: «Sei un pazzo, le passi sopra, la uccidi così!». Allora ho preso il mio furgoncino e l’ho messo di traverso, bloccando tutta la strada.
Il metodo
«Prima ho provato a fermare il rapinatore - racconta - ma arrivato ad un metro da me, mi sono dovuto spostare. Quindi ho urlato e due mamme si sono spostate. Una aveva con sé un bimbo e si sono rifugiati sul marciapiedi. L’altra stava parlando con una maestra e aveva un passeggino che ha messo in salvo poco prima che la macchina passasse a folle velocità. Com’era? Non l’ho visto bene. Era come coperto in viso da una calzamaglia nera».