A San Benedetto rifiuti radioattivi
Oggi a Roma si consegna la mappa dei siti

A San Benedetto rifiuti radioattivi Oggi a Roma si consegna la mappa dei siti
2 Minuti di Lettura
Lunedì 15 Giugno 2015, 20:10 - Ultimo aggiornamento: 16 Giugno, 09:34
SAN BENEDETTO - Torna l'allarme in Riviera nonostante la città sia stata dichiarata "denuclearizzata" Oggi, infatti, la Sogin consegnerà al Ministeri dello Sviluppo economico e dell'Ambiente la mappa dei siti in cui realizzare depositi nucleari nazionali per stoccare rifiuti radioattivi.

Nella mappa nazionale compare in bella evidenza la zona di San Benedetto per il Centro Italia, segnalata dalla società di Stato impegnata nello smantellamento di impianti nucleari italiani e nella gestione dei rifiuti radioattivi. Un progetto di cui si parla da anni e che potrebbe interessare proprio la Sentina, almeno questa era l'area di cui si parlava in passato, attualmente non viene specificata.

"Sarebbe un intervento gravissimo per il nostro territorio - dice l'assessore Paolo Canducci - lo apprendo ora e attendo l'ufficialità. A noi come Comune non è arrivata alcuna comunicazione. Nel 2007 approvammo una delibera in cui si eleggeva San Benedetto a città denuclearizzata, ponendo divieti anche a eventuali depositi. Se così fosse occorrerebbe una sommossa sia da parte degli enti che delle realtà economiche della città".

Dopo le verifiche del caso i due ministeri potranno concedere il nulla osta alla società per svelare, entro luglio, i siti individuati e il progetto preliminare della costruzione del deposito all'interno di un parco tecnologico. Viene inoltre puntualizzato che la scelta dei siti avverrà attraverso il coinvolgimento dei territori e la consultazione dei soggetti interessati

"Un polmone come la Riviera non può diventare un mostro - tuona il giornalista Remo Croci - . Occorre opporsi fino alla fine, superare i blocchi tra San Benedetto e Porto d'Ascoli visto che un intervento del genere riguarderebbe l'intero territorio".

"Ancora una volta ci ritroviamo progetti - afferma Sandro Assenti della Confesercenti - che passano sopra le nostre teste e quelle dell'amministrazione comunale. Invece di avere iniziative e interventi pronti a favorire il turismo ci ritroviamo con interventi che rovinano l'immagine della Riviera". Da anni comitati di quartieri, associazioni ambientaliste, operatori turistici e istituzioni si battono contro lo stoccaggio e ora si rischia di cominciare un'altra crociata. Senza dimenticare l'allarme trivelle sulle colline, dove si intende trivellare fino a 101 chilometri quadrati per estrarre idrocarburi con un piano che rischia di mettere in crisi l'industria vitivinicola e la coltivazione biologica.

© RIPRODUZIONE RISERVATA