San Benedetto, Il nuovo ospedale muove i primi passi, la Regione studia i requisiti dell’area

San Benedetto, Il nuovo ospedale muove i primi passi, la Regione studia i requisiti dell area. Nella foto L'area dove dovrebbe sorgere l'ospedale
San Benedetto, Il nuovo ospedale muove i primi passi, la Regione studia i requisiti dell’area. Nella foto L'area dove dovrebbe sorgere l'ospedale
di Alessandra Clementi
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Martedì 7 Febbraio 2023, 01:50

SAN BENEDETTO - Partito l’iter in Regione per il piano di pre fattibilità del nuovo ospedale in Riviera mentre il prossimo 23 febbraio si tornerà a discutere dello stato del Madonna del Soccorso in commissione sanità con un focus sullo screening mammografico. 

Il bando

Gli uffici tecnici della Regione stanno predisponendo il bando per assegnare lo studio di pre fattibilità a una società che dovrà curarne l’aspetto tecnico. Bando che sarà pronto tra circa un mese. L’obiettivo quello di studiare e verificare il posizionamento dell’area individuata per il nuovo nosocomio. Anche se gli uffici regionali hanno già fornito una valutazione informale della zona di Ragnola accendendo semaforo verde, ma ora si dovranno sondare gli aspetti tecnici. A oggi si sa che non ci sono problemi ostativi come invece erano stati riscontrati per l’area di via Volterra. Una volta esaurito il processo della pre fattibilità, per il quale sono stati già assegnati 400mila euro, si passerà alla progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva che richiederà un impegno di spesa dai 3 ai 5milioni di euro e che comporterà almeno un anno di tempo. «Stiamo lavorando alacremente – afferma il consigliere regionale Andrea Assenti – per accelerare i tempi e arrivare al più presto alla gara di appalto per lo studio di prefattibilità a cui seguirà la progettazione».

Progetto definito 

E’ certo che per la prossima campagna elettorale delle elezioni regionali in programma per il 2025 il progetto dovrà essere definito e già operativo.

Intanto il prossimo 23 febbraio tornerà a riunirsi la commissione Sanità per discutere della situazione sempre più difficile che si sta vivendo al Madonna del Soccorso a livello di servizi. Tavolo convocato dalla presidente Aurora Bottiglieri dove è prevista anche la presenza della dottoressa Ludovica Teodori per l’appello sullo screening mammario a seguito della mozione a firma della consigliera Luciana Barlocci, nella quale viene chiesto di allargare la platea delle donne che devono essere sottoposte all’esame come prevenzione. In particolare è stato chiesto un impegno della Regione Marche ad ampliare il numero di donne che beneficiano dello screening e a garantire tale servizio con cadenza triennale, insieme a una visita senologica e un’ecografia mammaria, anche alle donne di età inferiore ai 50 anni. Tra l’altro la commissione del 23 febbraio sarà l’occasione per chiarire anche il rischio di chiusura della Breast unit struttura che, in ambito chirurgico, si dedica alla patologia dei tumori del seno, creata alcuni anni fa al Madonna del Soccorso dal dottor Walter Siquini e mantenuta dal nuovo primario, professor Salomone Di Saverio, che potrebbe perdere il coordinamento clinico, figura prescelta che farebbe capo ad Ascoli.

Il percorso

Tutto questo nonostante l’ospedale di San Benedetto, dall’istituzione del percorso multidisciplinare, sia sempre stata sede operativa, di ricovero e degenza, arrivata a 200 interventi l’anno e lavorando anche in pieno Covid.

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