Ballarin, il progetto in sette giorni: summit da Canali ma c’è tensione

Al centro l'archistar Guido Canali
Al centro l'archistar Guido Canali
di Alessandra Clementi
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Domenica 5 Marzo 2023, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 17:28

SAN BENEDETTO - Sale la tensione intorno al progetto per il Ballarin curato dall’archistar Guido Canali. Venerdì si è svolto un nuovo “viaggio della speranza” a Parma per cercare di superare gli ostacoli che si stanno incontrando lungo la progettazione e già qualcuno come il capogruppo Simone De Vecchis è pronto a salire sull’Aventino nel caso si dovessero perdere i fondi per l’ex stadio. 


Il nodo


Il nodo rimane la curva sud che sarà sicuramente ridotta mentre il prossimo 13 marzo verrà consegnato il progetto definitivo.

Ieri mattina nuovo conclave in municipio da parte di assessori e consiglieri per districare la matassa del Ballarin. I tempi stringono, il progetto deve essere rivisto e occorre trovare uno studio tecnico esterno che supporti l’ufficio parmense di Canali e aiuti a superare i cavilli burocratici al fine di velocizzare l’iter. Risale a venerdì pomeriggio l’ennesimo viaggio a Parma alla presenza del vice sindaco Tonino Capriotti, del consigliere Gino Micozzi e del dirigente del settore urbanistica Giorgio Giantomassi e del direttore Nicola Antolini.

Sul tavolo della progettazione ancora il nodo curva sud che avendo perso le collinette perimetrali che la sostenevano, per modificare in un futuro prossimo la viabilità, sarebbero emersi dei problemi di staticità, quindi si deve capire quanto reggerebbe la curva e l’ipotesi è di eliminare delle gradinate. Ma soprattutto questa modifica al progetto comporterebbe dei costi maggiori dell’intera opera e questa è la criticità affrontata nell’incontro parmense di venerdì. Tra l’altro essendo a disposizione il tesoretto del Pnrr da 2.440.000 euro c’è anche un vincolo a procedere a stralci funzionali, quindi si dovranno realizzare tratti di riqualificazione che siano definiti e completi, questo significa che non si potranno lasciare comparti parziali, proprio al fine di non ritrovarsi con una cattedrale nel deserto. Inoltre è stato fissato il cronoprogramma che fisserebbe al 13 marzo la consegna del progetto definitivo, al 31 marzo l’esecutivo, entro fine aprile le osservazioni della Regione, poi 90 giorni per l’appalto e quindi arrivare al 27 luglio per l’assegnazione dei lavori.


Le intenzioni


L’amministrazione comunale dal canto suo fa sapere: «Sarà previsto un importante presidio volto a valorizzare il significato di quel luogo per la tifoseria e la Samb, ma anche a celebrare tutti i personaggi sportivi che hanno portato alla ribalta nazionale e mondiale il nome della città». «Se non dovessimo portare a casa il progetto del Ballarin o perdessimo i fondi, sarei pronto a uscire dalla maggioranza». Il monito è arrivato da uno dei fedelissimi di Spazzafumo, il capogruppo di Rivoluzione civica Simone De Vecchis che porterebbe con sé fuori dalla coalizione anche la compagna di lista Silvia Laghi. Quindi una maggioranza pronta a sciogliersi come neve al sole nel caso di fallimento del restyling del Ballarin su cui si fonda gran parte del programma di mandato della coalizione del sindaco Spazzafumo. 


L’affondo


Sul Ballarin anche l’affondo di Luciana Barlocci del Gruppo misto: «In merito al Ballarin, sia il sindaco che il consigliere Gino Micozzi dicevano ci pensiamo noi. Poi è arrivata la proposta di contattare l’archistar, ho riposto fiducia ma ancora non se ne conosce l’esito. Anche la mia ex maggioranza non sa come andrà a finire e questo mi sembra grave».
 

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