Per recuperare le zone degradate
presentati i venti progetti dei Poru

Per recuperare le zone degradate presentati i venti progetti dei Poru
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Martedì 28 Ottobre 2014, 21:20 - Ultimo aggiornamento: 29 Ottobre, 10:35
SAN BENEDETTO - Oltre venti progetti a impatto zero, senza ulteriori cubature, per ridare un volto nuovo a diverse zone degradate di San Benedetto.

Un nuovo mercatino di pesce e ortofrutta in viale De Gasperi con tanto di parcheggio, la riqualificazione del capannone dismesso della Forst in zona porto, la sistemazione di un vecchio rudere ai piedi del Pese Alto e il restyling dell'area antistante la piscina comunale.

Sono solo alcuni degli elaborati che rientrano nel Piano operativo di riqualificazione urbana che l'ufficio urbanistica sta mettendo a punto per poi essere approvato dal consiglio comunale.

Per quanto riguarda i progetti su edifici pubblici c'è il casolare, ridotto a un rudere, in via Saffi su cui si dovrà esprimere la Sovrintendenza regionale che aveva ventilato l'ipotesi di un vincolo, qui un privato ha chiesto di poter spostare il volume, quindi comprare la cubatura, abbatterla e costruire da un'altra parte.

L'altra zona è quella del mercatino della frutta, verdura, pesce e vino in viale De Gasperi che vedrebbe il rifacimento per intero della struttura e davanti un parcheggio a raso di 50 stalli e si sta studiando anche per una soluzione interrata. Nel corso dei lavori il mercatino verrebbe spostato di qualche metro verso Ovest e già nei giorni scorsi c'è stato un incontro tra gli assessori Canducci e Urbinati con i commercianti che si sono detti soddisfatti dell'intervento. Inoltre si andrebbe a realizzare un collegamento viario con via Toscana, che oggi si presenta con erbacce e uno spiazzo incolto.

"Attraverso il Poru- ha spiegato l'assessore Paolo Canducci - si va a riqualificare diverse zone della città a volume zero, in quanto le cubature vengono solo spostate da un'area all'altra. Nel frattempo il Comune acquisisce standard di verde e servizi".

Altri 20 progetti, invece, vedrebbero protagonisti edifici privati.

Tra questi elaborati uno riguarda l'ex deposito della birra Forst in zona porto che vedrebbe così una riqualificazione di viale Colombo, un altro nello spiazzo antistante l'attuale piscina comunale e un terzo invece è un raggruppamento di più zone e più imprenditori che hanno avanzato una proposta su aree artigianali, commerciali, residenziali e di housing sociale.

Per l'edificio di via Lauri è stata chiesta una variante che andrebbe a trasformare l'immobile in residenziale e quindi case di civile abitazione.

Per il resto si tratta più che altro di interventi che andrebbero a sbloccare lottizzazioni e quindi situazioni burocratiche che da anni attendono una risposta. Una volta pronta la delibera per la variante, quindi la Valutazione ambientale strategica (Vas) si andrebbe in Consiglio e poi si dovrebbe partire con il rilascio dei permessi a costruire. Solo a quel punto il Comune conoscerà la somma introitata e potrà finanziare le tre "grandi opere". Quali? La riqualificazione del Ballarin, la messa a norma e sistemazione della piscina comunale oltre alla realizzazione della nuova pista di atletica.

Inizialmente si pensava che si riuscisse ad abbinare ciascuna di queste opere a una variante richiesta da altrettanti privati, ma nessuno imprenditore si è sentito di investire tanto, di conseguenza sarà il Comune a introitare denaro dalle varie trasformazioni e con l'incasso finanziare la realizzazione di questi tre interventi.



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