SAN BENEDETTO - «Siamo molto delusi e la soluzione progettuale di Canali mi sembra penalizzante soprattutto per la viabilità». Dopo settimane, dall’uscita della bozza di elaborato per il Ballarin proposta dall’archistar Canali, rompe il silenzio Fabrizio Marcozzi del Comitato Salviamo il Ballarin criticando aspramente il lavoro del professionista. Il tutto alla vigilia della due giorni, venerdì e sabato, che vedrà l’architetto di fama mondiale a San Benedetto per illustrare la sua idea per l’ex Fossa dei leoni.
L’affondo
«Il progetto di Canali- spiega Marcozzi – va a snaturare la nostra ipotesi progettuale. Il sindaco Spazzafumo dopo aver assegnato l’incarico a Canali mi disse che era tutto da verificare, invece ci ritroviamo a metà novembre con un progetto già realizzato. L’aspetto che maggiormente stravolge la nostra visione è quello della viabilità. Portare il doppio senso su via Marchegiani è l’esatto contrario di quanto avevamo previsto noi, con un collegamento diretto sul mare. Abbiamo combattuto 10 anni per quel progetto». Una grande delusione per chi aveva progettato “Il Ballarin una porta sul mare” proponendo un parco polifunzionale con doppio senso su via Morosini, affaccio a est e collegato al mare. «Secondo me – prosegue Marcozzi - la giunta avrebbe dovuto approvare un documento di indirizzo che potesse dare delle linee guida su cui l’architetto si sarebbe mosso, invece è stata lasciata carta bianca.
L’occasione
Sarà un’occasione di approfondimento, attraverso un confronto diretto con la cittadinanza e i rappresentanti di associazioni, enti, istituzioni, portatori di interesse sul tema. Nato nel 1935 a Parma, Guido Canali si è laureato al Politecnico di Milano. È stato docente universitario alla facoltà di Lettere a Parma, all’Istituto di Architettura di Venezia e a Ferrara. Tra i suoi progetti più noti, il restauro del Palazzo della Pilotta a Parma, il restauro dell’antico complesso ospedaliero di Santa Maria della Scala a Siena, gli uffici dello stabilimento Prada a Valvigna e la sede centrale della Hipo-Vereinsbank a Monaco di Baviera.