S.Benedetto, 50 anni fa la tragedia
del Pinguino, ci furono 14 vittime

I resti del motopeschereccio Pinguino
I resti del motopeschereccio Pinguino
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Venerdì 19 Febbraio 2016, 22:56 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 15:51
SAN BENEDETTO - Questa mattina sarà ricordata la tragedia del Pinguino. La vicenda del peschereccio affondato cinquant'anni fa, nel cui naufragio morirono 14 persone, sarà commemorata con una serie di iniziative organizzate dall'Associazione Pescatori Sambenedettesi. Alle 10 deposizione della corona di fiori dei familiari delle vittime sulla lapide del molo Nord "Rodi" quindi, alle 11 nella sede dell'associazione sarà proiettato un documentario che ripercorre tutta la tragedia.  Nel pomeriggio, alle 17. 30, sarà celebrata una messa nella cattedrale della Madonna della Marina. In quel naufragio trovarono la morte il comandante Alberto "Mimì" Palestini, sambenedettese, nipote di Francesco Spazzafumo, pioniere della pesca nostrana. Il suo primo ufficiale si chiamava Elio Voltattorni, Trovarono la morte anche il direttore di macchina Domenico Romani 51 anni di San Benedetto, il motorista Antonio Pompei 45enne anche lui sambenedettese, il giovane Ruggero Spina, 28 anni, Vittorio Fidanza e Dino Bruni, di 25 e 26 anni. E ancora, Tommaso Bruni di 24, anche lui sambenedettese. Quindi il cuoco Vittorio Scartozzi, 47enne di Grottammare. In tre arrivavano dalla Sicilia: Felice Taranti (29 anni), Agostino Greco (29 anni) e Giuseppe Greco (56 anni). 
 
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