Picenambiente, delibera contestata. I consiglieri di San Benedetto fanno accesso agli atti

Lettera inviata da sei rappresentanti della coalizione Spazzafumo prima del voto sul bilancio

Picenambiente, delibera contestata. I consiglieri di San Benedetto fanno accesso agli atti
Picenambiente, delibera contestata. I consiglieri di San Benedetto fanno accesso agli atti
di Alessandra Clementi
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Venerdì 16 Settembre 2022, 04:00

SAN BENEDETTO Dubbi e timori minano la maggioranza in vista del Consiglio. Dopo la segnalazione per la vicenda della Picenambiente, corsa dei consiglieri per gli accessi agli atti San Benedetto Il clima resta teso all’interno della maggioranza. La lettera inviata dai sei consiglieri della coalizione Spazzafumo al segretario generale, sulla regolarità della delibera che esclude la Picenambiente dal consolidato, ha messo in fibrillazione l’intero consiglio comunale chiamato a votare il bilancio il prossimo 29 settembre. Sei firme che hanno tutto il sapore di una sfiducia e che hanno aperto una voragine e sono quelle di Giorgio De Vecchis, Simone De Vecchis, Luciana Barlocci, Barbara De Ascaniis, Giselda Mancaniello e Silvia Laghi . 


Il quesito


«Un conflitto di interessi che mina la sorte del procedimento e vizia gli atti eventualmente approvati. Per questo chiediamo al segretario di valutare l’esistenza del conflitto di interessi da parte della dirigente firmataria e in caso affermativo mettere in atto ogni rimedio volto alla salvaguardia della legittimità degli atti amministrativi». Così si legge nella segnalazione firmata dai sei dissidenti della maggioranza che pongono un quesito sul potenziale conflitto di interessi che graverebbe sulla dirigente al bilancio, firmataria della delibera del bilancio consolidato nonostante avesse un procedimento in corso riguardante proprio una società partecipata come la Picenambiente.


Dubbi e timori


Sul fronte della maggioranza il capogruppo di Centro civico popolare Fabrizio Capriotti spiega: «La delibera del consolidata è firmata dal segretario generale, questo dovrebbe garantire l’intero consiglio comunale, quindi ci sentiamo tutelati». Il consigliere Umberto Pasquali è dato tra i fedelissimi e quindi pronto a votare a favore, mentre dai banchi di Libera il consigliere comunale Gino Micozzi afferma: «Ci dovremo riunire come gruppo e valutare attentamente la delibera».

Dai banchi dell’opposizione il gruppo Pd, Articolo 1 e Nos con Aurora Bottiglieri dichiara: «Farò al più presto un accesso agli atti perché voglio vedere le carte e capire se davvero sussiste questo conflitto di interesse, di cui si è accennato spesso ma solo ora è stato messo nero su bianco».


L’attacco dell’opposizione


«Approfondiremo la questione – afferma l’ex sindaco Piunti oggi sui banchi di FI – ho già acquisito tutta la documentazione. Certo è che sul fronte politico non faremo da stampella a nessuno. I numeri li deve garantire la maggioranza e non l’opposizione. La città da noi non si aspetta certo un appoggio a Spazzafumo». Queste ultime parole sono un chiaro riferimento al tentativo del sindaco di aprire al centrodestra con un maxi rimpasto e nelle ultime ore si farebbe avanti anche il nome di Francesca Galiffa, in quota Lega, che avrebbe dalla sua parte il fatto di garantire le quote rosa in caso di defenestrazione dell’assessore Lina Lazzari. E non manca una tirata di orecchie da parte del centrosinistra, con il capogruppo Paolo Canducci, che afferma: «Abbiamo richiesto assieme alla collega Annalisa Marchegiani l’accesso agli atti per avere la lettera di De Vecchis che approfondiremo con tutta la nostra coalizione. Va valutato sia l’aspetto nel merito che quello politico, visto che l’atto è firmato da ben sei consiglieri. Va detto che in dieci mesi di amministrazione Spazzafumo ci troviamo di fronte all’ennesima crisi di maggioranza con assessori messi in discussione, intanto la città è ferma e non si sta facendo nulla per prepararla alla temuta tempesta economica e sociale dei prossimi mesi. Un commissario garantirebbe almeno il funzionamento ordinario della macchina comunale che attualmente è in balia di un esecutivo confuso e debole».
 

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