San Benedetto, picchia lui e insegue
la fidanzata: bimba colta da un malore

San Benedetto, picchia lui e insegue la fidanzata: bimba colta da un malore
di Emidio Lattanzi
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Venerdì 21 Giugno 2019, 05:10
SAN BENEDETTO - Aggredito e minacciato con un coltello. Tutto, sembrerebbe, per una donna. E’ la follia andata in scena intorno alle 23 di mercoledì sera in viale Secondo Moretti, nel cuore dell’isola pedonale di San Benedetto. È stato in quel momento che un uomo di cinquant’anni di origini meridionali, che stava passeggiando con una donna e la sua bambina di dieci anni, si sarebbe visto affrontare da un’altra persona, un uomo più o meno della sua stessa età, che gli si è scagliato contro prendendolo a pugni prima e, una volta che la vittima dell’aggressione è caduta a terra, a calci poi. Soccorsa la bimba di 10 anni della donna, che ha accusato un malore.
 
L’aggressore avrebbe cercato di colpire anche la donna che è fuggita via cercando di allontanarsi dal luogo dell’aggressione. L’inseguimento è andato avanti fino a via Balilla, circa cento metri distante dal punto in cui era iniziata la vicenda prima di desistere e ripresentarsi al cospetto dell’aggredito. Solo che, in questa seconda occasione, l’uomo si sarebbe presentato con un coltello in mano brandendolo quasi ad esplicitare intenzioni tutt’altro che amichevoli. Ma quando è arrivato ha trovato numerosi passanti che stavano cercando di aiutare e far rialzare l’aggredito ed altre persone che si sono avventate contro l’aggressore mettendolo in fuga. L’uomo è così riuscito ad allontanarsi mentre, sul posto, arrivavano ambulanza e carabinieri allertati da diverse persone che si trovavano nell’area e che hanno assistito a tutta la scena. 
Nel frattempo è stato necessario l’intervento dei sanitari anche la bimba di dieci anni che era con la coppia e che, avendo assistito a tutta la scena, ha accusato un malore. Sulla vicenda indagano ora proprio i carabinieri della compagnia di San Benedetto coordinati dal capitano Marco Vanni. I militari hanno subito parlato con la persona aggredita, che era in stato di evidente choc, il quale avrebbe lasciato intendere di conoscere il proprio aggressore senza però rivelarne l’identità, quindi si è fatto accompagnare al Pronto soccorso dalle ambulanze anche perché aveva il volto visibilmnete tumefatto ma, una volta arrivato in ospedale, si è poi allontanato volontariamente. I sanitari che lo hanno soccorso hanno comunque riscontrato una sospetta frattura dello zigomo. 
Ora purtroppo i militari hanno le mani legate dal momento che non esistendo una prognosi, se l’uomo non sporgerà denuncia contro la persona che l’ha aggredito non potranno partire né indagini né iniziative di alcun genere. Alla base dell’accaduto, ad ogni buon conto, ci sarebbero questioni di gelosia. Una accesa lite, finita non proprio bene, tra due contendenti della stessa donna. I carabinieri hanno una idea abbastanza chiara di quali siano stati i ruoli in questa vicenda ma, come detto, senza denunce di sorta sarà impossibile procedere in alcun modo. 
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