Allagamenti in piazza San Giovanni
Sbloccati i lavori per un nuovo impianto

Allagamenti in piazza San Giovanni Sbloccati i lavori per un nuovo impianto
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Mercoledì 19 Novembre 2014, 20:10 - Ultimo aggiornamento: 20 Novembre, 10:36
ASCOLI - Superato l’ennesimo problema che ha messo i bastoni tra le ruote al cantiere per la realizzazione di un nuovo impianto di smaltimento delle acque piovane provenienti da piazza San Giovanni Battista e zone limitrofe a San Benedetto. Ieri si è svolto un incontro operativo tra esponenti della Ciip e rappresentanti dell’impresa che si è aggiudicata i lavori e le parti hanno firmato una perizia di variante - ossia una modifica al progetto originario - che consente di sbloccare l’impasse. Nel corso della mattinata, i tecnici Ciip coordinati dal presidente Giacinto Alati hanno anche fatto il punto su un altro importante intervento: il maxi impianto da un milione di euro che ridurrà fortemente il rischio allagamenti in via Val Tiberina e strade vicine. “Attualmente - riferisce l’assessore ai lavori pubblici Leo Sestri - stanno definendo alcuni espropri. Materialmente, i lavori dovrebbero iniziare tra febbraio e marzo 2015, per una durata di 8 mesi. Tornando ai lavori di via Faliero, Sestri sottolinea che quanto deciso ieri viene incontro ad alcune necessità espressa dalla ditta, preoccupata del fatto che lo scavo - procedendo vicino ad alcune abitazioni - potesse procurare qualche danno che poi sarebbe spettato a lei risarcire. “Rischi concreti di danneggiamenti a strutture private non ce ne sono mai stati - mette in chiaro l’assessore - ma l’impresa ha chiesto maggiori garanzie”. Tutto ciò ha comportato anche un’impennata dei costi che, secondo le ultime stime, superano il milione di euro. Quella messa a punto nel summit di ieri dovrebbe essere la seconda modifica operativa ad un progetto protagonista di una vera e propria via crucis. Comune, Ciip e Cgm Srl - ditta lucana vincitrice dell’appalto - firmarono il verbale di consegna dei lavori il 19 gennaio 2012. Secondo i piani iniziali, tutto doveva concludersi entro un anno. Da lì è iniziato uno stillicidio di difficoltà che ha interessato l’area dello scavo, con un continuo “stop and go” dei lavori. L’ultimo, proprio a cavallo tra l’estate e l’autunno 2014. Attualmente il cantiere impedisce il transito lungo viale Marinai d’Italia ma, secondo le stime del municipio, intorno alla metà di dicembre quell’importante asse stradale riaprirà. La grande vasca sotterranea di raccolta e sversamento in mare delle acque piovane è già pronta da tempo nei pressi della banchina portuale, dunque i lavori si sposteranno più verso la ferrovia, interessando viale Colombo, via Dari e il pontino lungo che, a loro volta, dovranno essere chiusi. Poi, verso i primi mesi del 2015 il cantiere dovrebbe interessare via Calatafimi: nucleo vitale della viabilità del centro e anche del commercio, visto che lì a due passi si svolge il classico mercato bisettimanale. Anche in questo caso, sia la viabilità che la disposizione delle bancarelle del mercato dovranno subire pesanti ripercussioni, attualmente al vaglio degli uffici municipali.



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