In piazza contro la mancanza di sicurezza sugli autobus e la nuova Maturità. Studenti in sciopero: «Pigiati come sardine»

In piazza contro la mancanza di sicurezza sugli autobus e la nuova Maturità. Studenti in sciopero: «Pigiati come sardine»
In piazza contro la mancanza di sicurezza sugli autobus e la nuova Maturità. Studenti in sciopero: «Pigiati come sardine»
di Marco Braccetti
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Sabato 5 Febbraio 2022, 08:20

SAN BENEDETTO - «Autobus strapieni nonostante le norme anti-Covid, esame di Maturità stravolto a pochi mesi dalla prova». Sull’onda di questi due temi - uno locale, l’altro nazionale - ieri mattina alcuni studenti hanno protestato con un sit-in svolto in piazza Matteotti, aderendo così ad una mobilitazione generale che ha interessato varie località italiane. Ad imbracciare striscioni e cartelli di disapprovazione sono stati i giovani del gruppo “Robin Hood - Rete degli Studenti Medi”. 


In primis, la manifestazione voleva criticare il ministero dell’Istruzione per le modalità con cui è stato ridefinito l’esame di Maturità 2022.

Modalità che, secondo i ragazzi e le ragazze in protesta, non si conciliano con un’annata di studi anomala, trascorsa spesso in Didattica a distanza. Poi, come accennato all’inizio, tra gli studenti in piazza hanno tenuto banco anche altri temi. Il gruppo “Robin Hood” sta sottoponendo agli scolari un questionario, per sondare il loro gradimento rispetto al trasporto pubblico locale. Un’iniziativa simile era già stata effettuata in passato e già erano emerse varie criticità.

«La raccolta dei nuovi dati non è finita ma, dai primi riscontri che abbiamo, è già possibile dire che i problemi continuano - dice Chiara Passamonti, coordinatrice locale del gruppo “Robin Hood” -. Attualmente, un problema è legato alle norme anti-Covid che non sempre vengono rispettate. Ci sono ancora moltissimi autobus affollati e questo è un vero problema, perché per noi non può essere pericoloso andare a scuola». Una volta ultimata la raccolta dei dati, gli studenti vorrebbero sedersi attorno a un tavolo con i rappresentanti del trasporto pubblico locale, per tentare di sciogliere i vari nodi: «Le ditte del trasporto pubblico si sono mosse, hanno aggiunto nuovi autobus - sottolinea ancora Passamonti - ma gli sforzi fatti non sono sufficienti. Quindi è importante, per noi, segnalare le situazioni che non ci soddisfano per innescare un cambiamento». 


La manifestazione di ieri era tenuta sott’occhio da polizia di Stato, municipale e carabinieri. Proprio tra i rappresentanti delle forze dell’ordine, c’è chi si aspettava una partecipazione maggiore; anche in considerazione del grosso attivismo studentesco che, ultimamente, sta animando le principali città italiane.

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