Traffico e caos, la Riviera delle Palme ferma a 20 anni fa: l'università studierà il piano per una nuova viabilità

Traffico caos, la Riviera vuole respirare e affida l'incarico per studiare i flussi
Traffico caos, la Riviera vuole respirare e affida l'incarico per studiare i flussi
di Laura Ripani
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Martedì 17 Gennaio 2023, 03:55 - Ultimo aggiornamento: 18 Gennaio, 07:38

SAN BENEDETTO - San Benedetto soffoca nel traffico ma sono 20 anni che nessuno ha mai messo mano a un piano capace di rendere moderna, efficiente, vivibile la località che può vantare il riconquistato titolo di Regina del turismo marchigiano.  


Le intenzioni


Magari, però, questa è la volta buona. Una data va segnata sull’agenda, quella del 6 dicembre 2022 nella quale la giunta Spazzafumo ha assegnato al dirigente dell’ufficio urbanistico il compito di incaricare un’università di realizzare un’indagine sui flussi di traffico «propedeutica - dice l’assessore Bruno Gabrielli - e necessaria. Se non sappiamo come si muove la gente non possiamo decidere neppure il nuovo Piano regolatore, si ragiona sui dati».

Come inizio non c’è male visto che appunto dai tempi dell’assessore Antonio Felicetti la città attende una strategia urbanistica (30 anni) e da quelli della giunta Martinelli le indicazioni sulla quantità di auto che ogni giorno arrivano in città, quali strade prendono e dove sono dirette. Da allora molto è cambiato ma non certo in meglio. Sono aumentate le auto e la pigrizia - oltre all’età anagrafica - di chi le utilizza che pretende di arrivare fin sotto il negozio o casa con un mezzo proprio.

L’esatto contrario di quello che sta accadendo in quasi tutta Europa dove, complici i costi del carburante, si sta sempre più creando un’opinione pubblica consapevole e orientata al trasporto pubblico a prezzi accessibili, biciclette muscolari o elettroniche, zone interdette alle auto. 


Gli esempi


Non serve andare troppo lontano, a Bari dove l’abbonamento del bus è sceso a 20 euro l’anno o a Milano dove verrà supertassata la soste della seconda auto familiare. Ascoli ha già creato un’app che incentiva chi va a piedi e in bici monitorando i chilometri percorsi in questo modo e quasi tutto il centro è pedonale. La Riviera deve recuperare un gap di più di 20 anni. «Inseriremo - promette Gabrielli - nello schema del nuovo Prg anche il Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile) che prevede le necessità di mobilità delle persone e delle merci con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita nelle città e nei loro dintorni». 


Le speranze


Già che poi, sempre nella notte dei tempi, si perde il progetto di pedonalizzare tutto il centro e magari di realizzare percorsi pedonali verso il Paese Alto. Ma soprattutto per eliminare il traffico, specialmente nell’area tra la Statale, via Roma e via Gino Moretti. «È un importante obiettivo ma anche questo potrà vedere la luce solo se si faranno i parcheggi a ridosso di queste strade» chiude Gabrielli.

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