Pesca miracolosa al porto dopo lo stop forzato. Schizzano i prezzi all'ingrosso, ecco quanto si deve pagare

Pesca miarcolosa al porto dopo lo stop forzato. Schizzano i prezzi all'ingrosso, ecco quanto si deve pagare
Pesca miarcolosa al porto dopo lo stop forzato. Schizzano i prezzi all'ingrosso, ecco quanto si deve pagare
di Emidio Lattanzi
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Venerdì 17 Settembre 2021, 09:56 - Ultimo aggiornamento: 10:01

SAN BENEDETTO - La ripartenza della pesca, dopo un mese di stop, ha riservato le solite conferme ai marittimi del porto di San Benedetto. Pesce in quantità maggiori rispetto ad un mese fa ma anche prezzi leggermente più elevati e la sicurezza, che manifestano in molti, che come accaduto in passato nel giro di pochi giorni le quantità di pesce torneranno quelle di agosto. 

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Copioni già visti, insomma, al termine di un periodo in cui è stato applicato un provvedimento che viene considerato sempre meno utile alla causa del ripopolamento. «Non serve a nulla e ogni anno ne abbiamo la conferma - spiega il marittimo Pietro Ricci - anche questa volta c’è stato un aumento del pescato ma è una cosa fisiologica. Non è questo il metodo da applicare per sperare in un vero ripopolamento del mare». 
La tecnologia
Ieri mattina, intanto, è andata in scena la prima asta del mercato ittico sambenedettese. che ha visto poco pesce di qualità finire all’interno delle cassette passate sui rulli. Di pesce grande se ne è visto poco, di pesce pochissime. Tanti, invece, gli esemplari medi e piccoli come le pannocchie. Quelle piccole hanno superato i quattro quintali (0.48 centesimi al chilo il prezzo medio), le seppie piccole (257 chilogrammi ad un prezzo medio di 10,49 euro). Buona quantità invece per le triglie di grandi dimensioni che hanno sfiorato la tonnellata. Al mercato ne sono arrivati 899 chilogrammi per un prezzo medio di novantanove centesimi al chilogrammo. Ora si attendono le prossime aste per capire se lo stop degli ultimi trenta giorni abbia influito in qualche modo sul mercato o se, nel giro di una settimana, si tornerà ai vecchi prezzi e alle solite quantità. 

Ma, come detto, non si placano le polemiche sull’inutilità del fermo. Una situazione denunciata da anni che però sembra non cambiare mai. In più, quest’anno, sono aumentati i giorni di stop extra fermo pesca che il ministero ha imposto ai pescherecci. Una decisione che non ha certo fatto fare i salti di gioia tra le banchine del porto sambenedettese. E non poteva essere altrimenti se si considerano due fattori: il primo è rappresentato dalla speranza che molti addetti ai lavori nutrivano su una rivoluzione del provvedimento. E invece quest’anno si è replicato quanto accaduto dodici mesi fa. Il secondo aspetto è legato all’unica modifica effettuata: l’aumento dei giorni di stop. 

Perché se il provvedimento prevede la medesima durata per il fermo estivo (a San Benedetto le barche dovranno fermarsi dal 17 agosto e sono tornate in mare mercoledì sera) aumentano notevolmente i giorni “extra”, quelli spalmati nel corso dell’anno durante i quali i pescherecci si dovranno fermare.

Si passa infatti da 30 giorni di fermo pesca biologico, generalmente nel periodo tra agosto e settembre, ad un ulteriore periodo di fermo di 21 giorni, per barche di lunghezza fuori tutto inferiori a 24 metri, di 30 giorni per le imbarcazioni comprese tra i 12 e 24 metri a 39 giorni per le barche di lunghezza superiori a 24 metri. Tali giornate dovranno essere effettuate entro la fine dell’anno a scelta dell’armatore.

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