«Paziente sei ore in attesa per la visita cardiologica». Il racconto dall’ex sindaco e primario Martinelli

«Paziente sei ore in attesa per la visita cardiologica». Il racconto dall ex sindaco e primario Martinelli
«Paziente sei ore in attesa per la visita cardiologica». Il racconto dall’ex sindaco e primario Martinelli
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Sabato 2 Ottobre 2021, 10:07

SAN BENEDETTO  - «Il Pronto soccorso è stato efficiente e impeccabile ma non si possono attendere quasi sei ore per una consulenza cardiologica». La denuncia questa volta arriva dall’ex sindaco ed ex ginecologo del Madonna del Soccorso Domenico Martinelli, che da normale cittadino si è imbattuto nelle lungaggini della sanità sambenedettese. Questa volta Martinelli, noto per la sua esperienza di primo cittadino e di professionista affermato essendo stato primario di Ginecologia prima alla clinica Stella Maris poi all’ospedale civile, si è trovato nei panni di utente.

Tutto è accaduto qualche giorno fa quando l’ex sindaco si è trovato ad accompagnare un familiare all’ospedale a seguito di un malore. Subito l’accoglienza al Pronto soccorso dove avrebbe trovato un servizio e prestazioni efficientissime con personale professionale e gentilissimo.

Quindi la persona accompagnata da Martinelli è stata sottoposta agli esami di rito, ma il nodo è arrivato nel momento in cui è stata richiesta una consulenza cardiologica, a quel punto il percorso, che finora era proseguito liscio e celere, ha subito una brusca frenata. Dal momento della richiesta della consulenza sono trascorse quasi sei ore dalle 11 alle 16.30. Tanto che Martinelli e il suo familiare hanno deciso di andarsene e affrontare la consulenza privatamente.

«Ecco perché il Pronto soccorso si intasa- denuncia Martinelli – è ovvio se per una consulenza specialistica si devono attendere ore, la fila di chi attende di essere visitato cresce. Tutto secondo me è da far risalire alla carenza di personale anche se mi hanno detto che al reparto di Cardiologia accade spesso di dover attendere ore per una visita al Pronto soccorso. Tanto che abbiamo preferito andarcene. Questo va a ribadire la mia posizione da sempre a favore dell’ospedale unico di Vallata».

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