San Benedetto, le palme infestate da un insetto pericoloso: curate con iniezioni di un agrofarmaco

Le palme da curare
Le palme da curare
di Alessandra Clementi
3 Minuti di Lettura
Martedì 13 Settembre 2022, 03:55

SAN BENEDETTO  - La Riviera delle Palme sempre in prima linea nella lotta contro il punteruolo rosso. Lungo viale Marinai d’Italia si sperimenta un nuovo trattamento anti-parassitario a impatto zero per l’ambiente circostante: 41 piante curate da una ditta specializzata, al costo totale di circa seimila euro. Ne dà conto un recente atto del Servizio municipale “Aree verdi”.

Da anni, i tecnici di questo particolare ufficio portano avanti un impegno quotidiano per fronteggiare il famelico parassita che attacca e porta alla morte l’albero-simbolo della Riviera. 

Gli sforzi

«C’è la necessità di moltiplicare gli sforzi per la difesa delle palme cittadine con interventi di trattamenti di ultima generazione» sottolineano dal Comune. Così, è stata richiesta la collaborazione della ditta Pbe con sede a Grottammare, per mettere in campo un nuovo sistema di cura. Si tratta del sistema endoterapico “Tree Care” che utilizza un prodotto da iniettare all’interno della palma, il “Revive II”. Secondo gli esperti, questa sostanza può rappresentare un importante passo avanti nel contrasto al punteruolo. «Il “Revive II” - si legge in una relazione tecnica - vanta un’ottima attività ovo-larvicida. Agisce sia sulle larve in fase di schiusa sia, principalmente per ingestione, sulle larve più mature, provocandone in tempi rapidi l’arresto della mobilità e della nutrizione, limitando, pertanto, i danni causati dalle perforazioni». 
Il farmaco
L’agrofarmaco di origini naturali “Revive II” viene applicato mediante un’iniezione a bassa pressione direttamente nello stipite della palma con un innovativo dispositivo appositamente sviluppato per applicazioni in endoterapia. Con questa tecnica la palma riceve il 100% del prodotto iniettato, senza alcuna dispersione durante e dopo l’applicazione. Ma, ovviamente, non è la prima mossa nella partita a scacchi contro il punteruolo. Lo scorso maggio, il Comune si era rivolto ad un’altra ditta specializzata (la sambenedettese Piunti Quinto) per la fornitura altri di fitofarmaci di ultima generazione, da riversare su alcune alberature del territorio. 
La tutela 
Soltanto nell’area centrale di San Benedetto sono presenti quasi 200 esemplari di palme (tra Phoenix, Dactilifera e Washingtonia) con alcuni che superano i venti metri d’altezza, per un diametro del fusto di oltre 1 metro.

Va sottolineato che, alla fine 2016, la Regione Marche ha inserito le palme del centro sambenedettese nell’elenco ufficiale delle alberature monumentali regionali. «Oltre che un riconoscimento del valore botanico, paesaggistico, storico e di immagine della formazione vegetale, l’inserimento della alberata nell’elenco Regionale è ulteriore tangibile testimonianza dell’enorme lavoro svolto negli ultimi dieci anni sul patrimonio cittadino di palmizi - hanno sottolineato più volte dal Comune, rimarcando il ruolo cruciale del Servizio Aree Verdi -. Senza tale impegno probabilmente oggi sarebbe rimasto ben poco delle palme del centro».

© RIPRODUZIONE RISERVATA