SAN BENEDETTO - Una storia che, a tratti, ricorda la trama del film bellico “Salvate il soldato Ryan”: un dispiegamento di forze in campo per salvare una vita molto importante. In questo caso, però, non si tratta di una vita umana; bensì di un organismo vegetale. A Marina di Sotto, una palma davvero particolare intralcia i lavori di una nuova strada, da realizzare nell’ambito dello sviluppo urbanistico del quartiere.
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Per salvare l’esemplare di albero-simbolo della Riviera, il Comune di San Benedetto ha organizzato una vera e propria task-force di uomini e mezzi che lo preleverà dalla sua attuale posizione (via del Correggio) per spostarlo sul lungomare. Un compito assai delicato. I giardinieri municipali non hanno gli strumenti necessari per intervenire al meglio, così l’operazione è stata affidata agli esperti della ditta “Adriatica Verde” di Monteprandone, che svolgeranno anche altre mansioni, per un totale di oltre 10mila euro. Il trasferimento del palmizio è previsto per mercoledì prossimo, 26 maggio. A partire dalle 7 di mattina, quel giorno scatterà tutta una serie di divieti di sosta, con rimozione coatta, sia lungo via del Correggio che nella porzione del lungomare Marconi dove l’arbusto dovrà essere rimesso a dimora. I divieti proseguiranno fino a termine dei lavori. Il direttore dell’ufficio comunale “Parchi e Giardini”, Lanfranco Cameli, non usa mezzi termini per descrivere la particolarità dell’albero in questione, sottolineando l’importanza di preservarlo attentamente: «Una palma Phoenix Canariensis di rara bellezza, in quanto formata dall’unione di più tronchi che la rendono unica». Come accennato in precedenza, alla medesima ditta che si occuperà di questo intervento è stata affidata anche la potatura di alcune alberate storiche del lungomare Nord, oltre al montaggio delle nuovi strumenti ginnici nella spiaggia libera attrezzata alla foce dell’Albula. Tutto per un costo totale di 12.400 euro. Intanto, prosegue la battaglia contro il famelico punteruolo rosso: parassita che attacca (e, pian piano, uccide) le palme. Nelle Marche, i primi esemplari di questo maledetto insetto si sono visti nel 2007 e, da allora, è iniziato un vero e proprio braccio di ferro, per cercare di strappare alla morte quanti più alberi possibile. Recentemente, lungo la Riviera si sono registrati nuovi focolai d’infestazione ed il Comune guidato dal sindaco Piunti ha autorizzato nuovi trattamenti con fitofarmaci ad hoc. Soltanto nell’area centrale di San Benedetto sono presenti circa 200 esemplari di palme (tra Phoenix, Dactilifera e Washingtonia) con alcuni che superano i 20 metri d’altezza, per un diametro del fusto di oltre 1 metro.
L’impegno
Va infine ricordato che, dalla fine del 2016, le alberate di viale Buozzi, piazza Giorgini e via Pasqualetti sono state inserite nel prestigioso albo regionale delle “Formazioni vegetali monumentali delle Marche” .