SAN BENEDETTO - Terremoto in giunta. La lista Rinascita Sambenedettese chiede una verifica urgente al sindaco Spazzafumo e nel frattempo il suo assessore di riferimento, Lina Lazzari, non prenderà parte alle riunioni dell’esecutivo e di maggioranza. Insomma iniziano a volare davvero gli stracci all’interno dell’amministrazione comunale.
Sembra finita da un pezzo la luna di miele per il sindaco Spazzafumo, ma forse non è mai iniziata viste le fibrillazioni che da settimane minano la tenuta della maggioranza. Ora però è Paolo Piattoni, coordinatore della lista Rinascita Sambenedettese, ad alzare la voce, dopo aver visto uscire dal gruppo Umberto Pasquali e Martina De Renzis, adesso tuona: «Abbiamo deciso, per il bene della città e della amministrazione in carica, di chiedere una verifica politica a circa 5 mesi dalle elezioni e all’assessore Lina Lazzari di non partecipare alle prossime riunioni di giunta, rimettendo le deleghe, quale rappresentante della lista Rinascita, nelle mani del sindaco sino all’avvenuto chiarimento politico». Insomma tanto tuonò che piovve.
Ma cosa c’è alla base di questa decisione? «Abbiamo preso questa decisione a seguito degli evidenti personalismi- spiega Piattoni - dimostrati con pretestuosi atti di insubordinazione, nei confronti delle disposizioni del primo cittadino, da parte di consiglieri e assessori, tendenti ad escludere dalle attività politico amministrative la lista Rinascita Sambenedettese e il suo coordinamento, per aver dimostrato alto senso civico ed etico.
Insomma una vera dichiarazione di guerra che sembra la premessa per scenari dove potrebbero esserci le dimissioni dell’assessore Lazzari, ma non sarà così semplice, allo stesso modo potrebbe essere lo stesso Spazzafumo a sfiduciarla. Senza dimenticare che a oggi la lista coordinata da Piattoni non detiene consiglieri, però per Spazzafumo sarebbe comunque una sconfitta perdere una lista a suo sostegno, a cinque mesi dall’insediamento.
Si tratta dell’ultimo scontro dopo l’uscita di Pasquali e De Renzis, prima ancora la rottura in seno a Libera (Barlocci e Spalvieri). Da qui troppi nodi ancora al pettine a cominciare dalla vicenda Amat che ha logorato i rapporti tra il primo cittadino e lo stesso assessore Lazzari mandato a votare per un direttivo dove San Benedetto era scomparsa, poi il dossier stadio dove Spazzafumo mette sul banco degli imputati il dirigente per aver secretato i nomi e poche settimane dopo lo stesso segretario generale ha ribadito la tesi del funzionario.