SAN BENEDETTO - Se ne è andato serenamente, affaticato dalla malattia ma sempre ironico, lucido e garbato. L’avvocato Marcello Galiffa è morto ieri, a 79 anni, nella sua casa di via Umbria dopo aver salutato la sera prima la moglie, la dottoressa Maria Antonietta Lupi, e circondato dall’affetto dei suoi cari. Lascia i figli, Francesca, Elisa e Fabio e gli amati nipoti, Federico e Filippo.
Ma lascia anche tantissimi amici che ieri hanno fatto sentire il proprio affetto e commozione alla famiglia e hanno avuto modo di apprezzare in vita la sua ironia, i suoi modi gentili da signore di altri tempi e la sua intelligenza. Principe del Foro di Ascoli dove era stimato e apprezzato come professionista, ha fatto parte del Consiglio dell’Ordine degli avvocati ed è stato anche consigliere della Cassa di Risparmio nonché dell’organo di Indirizzo della Carisap.
Era ancora in attività presso il studio professionale e fin a quando le forze gliel’hanno consentito ha giocato a golf: una recente ma grande passione che condivideva con la moglie. Una coppia molto nota in città, la loro. Marcello era nato a Torano Nuovo, dove oggi verrà tumulato nella cappella di famiglia, ma per tutti era un sambenedettese, comunque si era integrato benissimo nella comunità locale ed era un punto di riferimento non solo per la famiglia con le sue argute intuizioni. Non faceva sconti a nessuno ma non arrivava mai a ferire, sempre molto attento alla sensibilità altrui. «Speravamo di goderci la vecchiaia insieme con gli amici, i viaggi e i nostri numerosi interessi comuni» è stato uno dei pochi commenti sfuggiti alla moglie Antonietta che l’ha amorevolmente assistito in questo ultimo periodo. Il funerale di Marcello Galiffa si svolgerà stamattina nella chiesa parrocchiale di Sant’Antonio alle ore 10.