SAN BENEDETTO - Un enorme dispiegamento di forze per le strade della Riviera. E’ quanto messo in campo dai carabinieri negli ultimi giorni per la serie di controlli a tappeto che hanno visto i militari fermare e controllare centinaia di auto e di persone.
Un’operazione che non è passata inosservata alla popolazione sambenedettese che si è interrogata su cosa stesse accadendo in particolar modo sul lungomare Nord di San Benedetto dove, ad un certo punto, si era concentrata la maggior parte dei militari e delle auto dell’Arma. In campo c’erano anche i cani antidroga e l’elicottero che, dall’alto, ha fornito supporto alle unità di terra. Un movimento costante che ha spinto in molti a chiedersi cosa stesse succedendo arrivando addirittura ad ipotizzare una maxi operazione antidroga. Le voci hanno iniziato a circolare tra le vie della città e, come sempre più spesso accade in questi anni, sulle varie pagine e bacheche dei social network dove qualcuno ha addirittura sentenziato, da bene informato della situazione, che fossero in corso arresti a non meglio specificati narcotrafficanti che, chissà per quale motivo, si trovavano in Riviera. Inviece la verità era molto più semplice e, al tempo stesso, rassicurante.
Erano in corso alcuni controlli a largo raggio predisposti dal comando provinciale dei carabinieri e dalla compagnia di San Benedetto con diversi militari impegnati in tutte le zone della Riviera e dell’immediato entroterra.
Il risultato è consistito in cinque vetture sequestrate dal momento che circolavano senza regolare copertura assicurativa. In due casi invece a bordo delle auto sono state trovate persone con addosso delle sostanze stupefacenti. Si tratta di cocaina rinvenuta in pochi grammi tra le disponibilità di due giovani fermati che sono stati segnalati alla prefettura di Ascoli Piceno in qualità di assuntori. Ma, come detto, i controlli sono stati estesi anche ai locali e soprattutto per la verifica del rispetto delle normativa anti Covid su sanificazioni, distanziamenti e sul fatto che le persone presenti all’interno di bar, negozi e ristoranti fossero munite di regolare certificazione verde del Green Pass.
Il caso più eclatante i carabinieri se lo sono trovato di fronte quando si sono accorti che all’interno di un locale neppure il gestore è risultato in possesso del certificato. Per questo motivo è scattata la sanzione e, probabilmente, nei prossimi giorni sarà deciso di adottare anche ulteriori provvedimenti nei suoi confronti.