"Basta con la movida molesta", scatta la raccolta di firme di commercianti e residenti del centro

"Basta con la movida molesta", scatta la raccolta di firme di commercianti e residenti del centro
di Emidio Lattanzi
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Domenica 11 Luglio 2021, 01:50

SAN BENEDETTO - Oltre duecento residenti, quasi cento commercianti. Sono circa trecento le firme apposta in calce ad una lettera inviata in Comune e al prefetto per chiedere aiuto contro la cosiddetta movida molesta. Schiamazzi, danneggiamenti e tutti i residui delle notti brave tra centro e lungomare iniziano davvero a dare fastidio. Da anni, estate dopo estate, le denunce di una situazione sempre meno sopportabile, si sono accumulate ed ora si è arrivati ad una lettera firmata da trecento persone. 

 
«Il fenomeno della cosiddetta movida molesta - scrivono tra le premesse con cui ci apre la lettera - imperversa nel centro di San Benedetto del Tronto da ormai diversi anni. Molto spesso le bevande alcoliche vengono consumate sul suolo pubblico al di fuori degli spazi pubblici concessi ai gestori dei locali (dehors) e di conseguenza a ridosso delle altre attività commerciali e delle abitazioni contigue formando vistosi assembramenti che di fatto ostruiscono il passaggio che tale fenomeno interessa ragazzi giovani, anche minorenni, i quali, trovandosi in uno stato di alterazione psicofisica dovuto all’eccesso di alcol, perdono i cosiddetti freni inibitori che sfociano spesso in atti violenti come risse, episodi vandalici con il danneggiamento di proprietà privata e pubblica, e lesivi del pubblico decoro». 
Il documento parla di «sorveglianza passiva» da parte delle forze dell’ordine che sono presenti ma «senza intervenire, né sanzionare i fenomeni di assembramento o il mancato rispetto dell’ordinanza di divieto di consumare alcoli fuori dai locali dopo le 18».

I trecento firmatari affermano tra l’altro che «attualmente gli agenti in servizio, alla richiesta di intervento, si limitano ad affermare che non possono intervenire in quanto in numero insufficiente rispetto alle persone che formano gli assembramenti; - che tali comportamenti vengono percepiti da cittadini, forestieri e turisti come un pericolo e di conseguenza scoraggiano il transito in alcune aree, anche centrali, della città producendo, alle attività commerciali, un grave danno economico dovuto ad evidenti cali nelle vendite». La richiesta è quella di «istituire un tavolo permanente con i presidenti dei quartieri interessati in rappresentanza dei cittadini residenti, con i commercianti che insistono in tali aree per raccogliere testimonianze da parte dei soggetti che ne subiscono in prima persona gli effetti negativi. Ma anche per avere un’approfondita e puntuale conoscenza delle criticità e per acquisire informazioni utili sull’evoluzione del fenomeno e l’efficacia delle azioni poste in essere per il suo contenimento». Tra le richieste anche quella di istituire un tavolo permanente per la sicurezza e l’ordine pubblico a cadenza mensile con tutte le forze dell’ordine presenti sul territorio comunale, il sindaco, gli assessori ed il comandante della polizia municipale per definire le azioni da intraprendere, valutarne gli effetti, modificarle o implementarle. Quindi stipulare convenzioni con gli istituti privati di vigilanza per avere maggiore personale qualificato che possa affiancarsi alle forze dell’ordine.

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