San Benedetto, chiusura dei locali alle 2 di notte. In riviera ritorna l’ordinanza di primavera

La movida sambenedettese
La movida sambenedettese
di Alessandra Clementi
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Lunedì 27 Marzo 2023, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 15:06

SAN BENEDETTO - Torna l’ordinanza di primavera. Dopo il buon esito dello scorso anno Spazzafumo ci riprova. L’amministrazione comunale è pronta a riproporre l’ordinanza anti movida molesta che fissa alle due la chiusura delle attività ma l’obiettivo è quello di realizzare un regolamento in vigore per sempre. Lo scorso anno fu una sperimentazione l’ordinanza a firma del sindaco che imponeva per la primavera la chiusura di bar e ristoranti alle due e che diventò un’apripista per la chiusura alle tre entrata in vigore in estate. 

 

Sperimentazione partita studiando anche realtà a livello nazionale come Bologna e Torino al fine di contrastare la movida notturna che comporta schiamazzi e disturbo della quiete pubblica soprattutto di notte. Provvedimento che vide d’accordo anche la prefettura, la quale invitò il Comune a prolungarla anche per la stagione estiva. Da parte degli operatori non mancò un po’ di resistenza, anche perché si arrivava dal periodo del lockdown e molti avrebbero preferito una maggiore libertà di manovra volendo recuperare il periodo della chiusura. 

A questo punto andranno stabiliti gli orari su cui stanno lavorando gli uffici ma molto probabilmente si replicherà l’ordinanza dello scorso anno che fissava l’apertura dalle 6 del mattino fino alle 2 di notte nel quadrilatero compreso tra via Roma, viale Moretti, viale Marina d’Italia e la statale 16. Divieto di somministrare alcolici per l’asporto dalle 21 alle 6, così come bevande in qualsiasi contenitore che sia vetro che lattina. Le sanzioni saranno da 500 a 5mila euro e in caso di reiterata inosservanza si arriverà alla sospensione dell’attività fino a 15 giorni. A questo si unisce il divieto di diffusione sonora dopo le 23 e dopo mezzanotte e mezza nei fine settimana. 

Il prossimo step però è quello di far diventare un’ordinanza e quindi l’eccezione una vera e propria norma. «Non intendo andare avanti con le ordinanza- afferma il sindaco Spazzafumo - è mio impegno iniziare a lavorare quanto prima per un regolamento che fissi orari e norme per contrastare la movida molesta.

Vogliamo andare incontro alle esigenze degli operatori ma allo stesso tempo tutelare i residenti e quanti vivono la città. A breve affronteremo degli incontri con le associazioni di categoria e i titolari di attività per discuterne». In estate la chiusura alle tre per ristoranti e bar venne estesa alle 5 per i locali che avevano licenza di pubblico spettacolo e quindi fanno discoteca, mentre i bar potevano riaprire già alle 6 del mattino per le colazioni. Insomma un’ordinanza che aveva dato una botta al cerchio e una alla botte provando ad accontentare tutti. Tanto che le associazioni dei residenti avevano parlato di un’ordinanza a maglie larghe che non tutelava i cittadini bensì gli operatori. Tra l’altro a breve inizierà anche la discussione con gli operatori e le associazioni di categoria per il piano dei dehors che andrà in consiglio comunale entro giugno.

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