SAN BENEDETTO - Tornano i problemi legati alla movida. Nello scorso fine settimana i residenti del centro sono tornati a vivere, in alcune zone “calde” del quadrilatero, gli episodi notturni che tanti problemi hanno creato in passato. A denunciarlo è l’ex presidente del quartiere Marina Centro Giovanni Filippini che ha raccontato l’ennesima nottata passata in bianco e si è rivolto al sindaco Spazzafumo e al vicesindaco Capriotti chiedendo un maggior controllo sul rispetto delle ordinanze.
Il quartiere protesta
«Sempre per lo spirito di collaborazione che mi contraddistingue - afferma Capriotti - ricordo che le ordinanze se non vengono seguite dai controlli hanno un effetto pari a zero.
Foto significative
Filippini mostra le foto scattate in un momento in cui erano presenti 37 persone che si trovavano, contemporaneamente, nella piccola e stretta via Aspromonte: «E poi qui ci sono case abbandonate ormai da decenni in una strada che si trova a soli cinquanta metri dal centro cittadino. Secondo me è proprio indecente. Visto che passeggia spesso ha mai provato a transitare in via Volturno o via Palestro o via Aspromonte così giusto per avere un’idea di come siamo ridotti».
Dieci anni di movida molesta
Problemi che tornano e che, forse, sono ormai fisiologici in una città che da oltre dieci anni fa i conti con quella che è passata alla storia cittadina come “movida molesta”. Una concezione che troppo spesso in maniera ingiusta, chiama in causa i locali del centro e del lungomare ma che invece riguarda la cultura, la civiltà e l’educazione di chi si rende protagonista di certi episodi vandalici o degli schiamazzi che hanno come unico scopo quello di rendere la vita difficile ai residenti del centro cittadino.
Occhio Amico in Comune
In questo momento di grande aiuto può essere il sistema di videosorveglianza che, tra le altre cose, è stato al centro di un incontro avvenuto ieri mattina tra il sindaco Antonio Spazzafumo e l’associazione Occhio Amico del presidente Antonio Core. Una riunione interlocutoria nel corso della quale è stato fatto il punto della situazione con i vertici dell’associazione.
Telecamere e ritardi
«Stiamo spingendo - afferma il sindaco - per superare tutte le situazioni di stallo ereditate dalla precedente amministrazione sulla questione della videosorveglianza e sulla telecamere che non sono ancora utilizzabili».La rapida riunione si è conclusa con la promessa di un nuovo appuntamento quando l’iter per l’attivazione della rete di tutte le telecamere comunali presenti sul territorio sia concluso. Esistono infatti ancora alcune situazioni bloccate per le quali la nuova amministrazione è al lavoro. Ci sono ad esempio dei casi in cui le telecamere sono funzionanti ma se anche dovessero riprendere un reato, non potrebbero essere utilizzati a fini legali dal momento che manca ancora la conclusione dell’iter burocratico sulla privacy.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Utilità Contattaci
Logout