Scoperto privo di vita nell'abitazione dove la polizia trova tracce di metadone. Disposta l'autopsia

La polizia di San Benedetto
La polizia di San Benedetto
di Stefania Serino
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Sabato 6 Febbraio 2021, 04:40

SAN BENEDETTO - Sarà l'autopsia a chiarire se sia stata un'overdose strobcare un uomo di 61 anni che viveva a San Benedetto. In casa è stato rinvenuto del metadone. Sull'assunzione di sostanze stupefacenti nel territorio rivierasco, si registra, purtroppo un trend in continua crescita che tocca fasce sempre più giovani della popolazione, perfino i minorenni. A confermarlo è il dottor Cacaci: «Le prese in carico sono in aumento ogni anno».

Tutto è avvenuto nel tardo pomeriggio di giovedì scorso.

A compiere la macabra scoperta sarebbe stata la compagna del 61enne che ha poi lanciato l'allarme. Sul posto, oltre ai sanitari, sono intervenuti anche gli agenti del commissariato di Polizia di San Benedetto. Da una prima ricognizione all'interno dell’abitazione sono state trovate tracce di metadone, ma per stabilire con certezza le effettive cause del decesso bisognerà attendere l’esito dell’autopsia.

L'uomo non risultava attualmente in cura presso il Sert. Sta di fatto che la presenza di metadone ha indotto le Autorità a disporre l'esame autoptico per accertare come e perché sia sopraggiunta la morte. «Non conosco il caso specifico - afferma il dottor Claudio Cacaci direttore del Dipartimento Dipendenze patologiche - il fatto che siano state trovate tracce di metadone non equivale ad affermare che l'uomo sia morto per questo. Solo il medico legale che eseguirà l'autopsia e le analisi tossicologiche forensi potranno stabilire le cause della morte».

In continuo aumento il numero dei pazienti presi in carico presso il dipartimento dipendenze patologiche dell'AV5. L'assunzione di sostanze stupefacenti è purtroppo un fenomeno che non accenna a diminuire, anzi è in ascesa e tocca diversi segmenti della popolazione, perfino i minorenni: «La popolazione tossicodipendente spazia dai giovanissimi agli ultra cinquantenni. le prese in carica aumentano tutti gli anni, non diminuiscono mai. La popolazione che si rivolge a questo servizio riguarda purtroppo anche minori. Le sostanze più utilizzate sono la cannabis, la cocaina e l'eroina che non è mai diminuita. Poi ci sono altre sostanze, sono state classificate oltre 850 nuove sostanze stupefacenti ma solo laboratori particolari sono in grado di poterle individuare. Non esistono droghe leggere. le sostanze stupefacenti sono tali. Agiscono sul cervello e producono un effetto. Quello che si chiama tunnel della droga è molto lungo. Si può uscire ma è un percorso impegnativo e di sofferenza».

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