SAN BENEDETTO - Dal 1° maggio al 31 dicembre verranno abbassate le tariffe per l’asta del mercato ittico. Lo ha deciso l’amministrazione comunale su proposta del sindaco Pasqualino Piunti, dell’assessore alla pesca Filippo Olivieri e del consigliere delegato al porto Mario Ballatore. Una iniziativa ovviamente legata al difficile momento che l’economia sta vivendo a causa delle chiusure e delle restrizioni conseguenti l’emergenza pandemica.
La diminuzione delle tariffe interesserà sia i commercianti che operano all’interno della struttura che per gli armatori che nello stesso mercato conferiscono il pesce all’asta. Per i commercianti la percentuale in base alla quale la tariffa viene calcolata passerà dall’1% allo 0,8% mentre per le barche si andrà a scalare nel senso che maggiore sarà la quantità di pesce acquistato e minore sarà la percentuale tariffaria da riconoscere alla struttura comunale.
I valori di riferimento fanno parte di una forbice che va dal 3,85% al 3% per chi conferisce oltre trecentomila euro di prodotto.
«E’ una iniziativa che abbiamo fortemente voluto - afferma il consigliere comunale con delega al porto Mario Ballatore - ed è un segnale che dimostra come l’economia portuale rappresenti un settore importantissimo ed è composta da persone che sta mettendo tutta la propria forza e tenacia sul lavoro per superare questo difficilissimo momento.
«I fondi a disposizione - spiega infatti il consigliere comunale delegato alle politiche del mare Mario Ballatore - non permettevano un intervento di quel genere e poi ci siamo resi conto che le prime due avevano bisogno di essere rimesse a posto dal momento che sono ormai tanti anni che lavorano ininterrottamente». All’intervento sulle due linee si aggiungeranno anche altri interventi di miglioramenti per le operazioni dell’asta, a partire dal tabellone luminoso fino ad alcune delle strumentazioni utilizzate che permettono il funzionamento della struttura dove avviene la compravendita del pesce riportato a terra dai pescherecci del porto sambenedettese. Quando si aprirà il prossimo bando - continua Ballatore - vedremo se sarà possibile intercettare un maggior numero di fondi per poi valutare il da farsi relativamente alla terza linea».