Al mercato gli affari vanno a picco: «Tempi duri, ormai siamo lavoratori turistici»

Al mercato gli affari vanno a picco: «Tempi duri, ormai siamo lavoratori turistici»
Al mercato gli affari vanno a picco: «Tempi duri, ormai siamo lavoratori turistici»
di Emidio Lattanzi
3 Minuti di Lettura
Venerdì 21 Gennaio 2022, 06:20

SAN BENEDETTO  - «Il 2021? Paradossalmente è stato peggiore del 2020». E’ di un dirupo economico che parlano gli operatori del mercato sambenedettese tirando le somme di quanto fatto nel 2021 durante i due mercati settimanali del centro di San Benedetto. Un problema che, naturalmente, non riguarda soltanto la città Riviera delle palme ma anche gli altri centri del territorio.


«Noi - spiega Domenico Fiorinelli, venditore ambulante e rappresentante sindacale di molti degli operatori del mercato di San Benedetto - ormai siamo diventati come gli operatori turistici che stanno aperti 3-4 mesi all’anno, in estate.

Il problema è che noi lavoriamo dodici mesi all’anno e per tutto quel periodo abbiamo uscite e spese da sostenere». Naturalmente a monte di questo crollo c’è per buona parte l’emergenza Covid che ha ridotto la capacità di spesa delle famiglie e che continua a tenere molto persone bloccate in casa. «Ogni giorno - afferma Fiorinelli - ci sono decine di migliaia di persone in tutta Italia ferme a causa del Covid. E questo territorio non fa certo eccezione».

Un calo, dunque, che viene confermato anche da altri suoi colleghi. C’è Marco Sorgi, ad esempio, presenza fissa di tutti i mercati del territorio, che afferma candidamente: «Ormai al mercato di San Benedetto la media è di 5 o 10 euro di incasso al giorno. Attenzione, non parlo di guadagno, ma di incassi dai quali vanno eliminate le spese, la benzina, il trasporto e tutti gli annessi e connessi. E per fortuna che fino a marzo non dobbiamo pagare il canone per l’occupazione del posto altrimenti sarebbe stata l’ennesima difficoltà da affrontare». 


Difficoltà che sono evidenti circolando tra le bancarelle del mercato. Uno degli operatori ci chiede di non pubblicare il suo nome ma ammette: «Sono indietro di due bollette della luce in casa - afferma - e sinceramente non so dove prendere i soldi per far quadrare i conti. Ormai siamo al punto che se pago una bolletta non so come fare la spesa». E quello attuale è il momento peggiore. «E’ noto che le prime settimane dell’anno siano quelle più blande - spiega Fiorinelli - ma quest’anno sembra che qualcuno abbia lanciato una bomba. Non c’è nessuno e, soprattutto, nessuno fa acquisti. E’ quindi facile immaginare come sia dura affrontare questi mesi di lavoro e arrivare fino all’estate incolumi. Io ho anche un negozio di abbigliamento nel vicino Abruzzo, a Sant’Egidio alla Vibrata. L’ho temporaneamente chiuso perché non c’è davvero nessuno».

Una situazione di crisi che si sta vivendo un po’ ovunque. «Sono presente ai mercati di San Benedetto, Grottammare e Cupra - afferma Sorgi - e dappertutto la situazione è questa. Pochissime persone e incassi prossimi allo zero. Così non andiamo avanti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA