SAN BENEDETTO - Parte oggi la nuova organizzazione della Medicina d’urgenza (Murg) al Madonna del Soccorso. Come disposto da una circolare, a firma del direttore medico Giancarlo Viviani, viene attivata l’Osservazione breve di giorno mentre nel turno di notte i pazienti saranno trasferiti nei reparti di riferimento. Rivisitazione attraverso la quale è stata evitata la chiusura della Murg di notte, ma rimane il problema della carenza dei medici e il prossimo 15 novembre, come annunciato dalla Regione, dovrebbero arrivare i rinforzi.
Resteranno a disposizione presso la Medicina d’urgenza 13 posti letto per patologie gestibili in Osservazione breve intensiva con assistenza a carico del personale medico e infermieristico del Pronto soccorso e della Murg. Inoltre per le attività di ricovero si andrà in appoggio dei reparti Medicina, Cardiologia e Chirurgia. Gli eventuali ricoveri, nelle ore notturne, che vanno dalle 20 alle 8, saranno effettuati a carico degli altri reparti che dovranno fornire quotidianamente posti letto al Pronto soccorso sia nei giorni feriali che nei festivi. Per i percorsi di ricovero urgente e in caso di saturazione dei posti letto ordinari, si procederà all’appoggio presso la Murg. In questa circostanza il medico di guardia attiverà il medico reperibile della branca afferente o il cardiologo di turno.
Quindi l’assistenza medica ricade sul personale medico del reparto dove il paziente è ricoverato, mentre l’assistenza infermieristica è a carico del personale della Murg.
Provvedimenti che sono stati assunti a seguito della carenza organica di personale medico per la copertura dei turni presso la Murg, nella quale solitamente sono in servizio 3 medici 24 ore su 24 vista la riduzione di un turno medico notturno e della presenza nell’intera unità operative di 3 medici nel turno al mattino, 3 per il pomeriggio e 2 per la notte vista l’esperienza del Pronto soccorso di Ascoli e tenendo conto che nei mesi invernali il ricorso al pronto soccorso di San Benedetto si riduce rispetto al periodo estivo sotto a un livello di 2mila utenti al mese.
Al problema della Murg si somma quello della risonanza magnetica fuori uso ormai da settimane che non sembra destinata a riprendere servizio a breve. Questo significa trasferire ogni giorno decine di pazienti presso il Mazzoni di Ascoli per essere sottoposti agli esami, oppure deviarli presso le cliniche private, con disagi per le altre strutture oltre che per gli utenti stessi.