San Benedetto, scoppia la rivolta
per i massi che oscurano il mare

SAN BENEDETTO - Dal “Muro di Berlino” alla “Muraglia Cinese”. Ma, per fortuna, durerà pochi giorni o quasi. A decine sul Molo Sud e a centinaia su Facebook si sono chiesti, non senza feroci critiche, cosa sta accadendo davanti al monumento al pescatore dove i massi, già capaci di limitare la vista del mare, si sono moltiplicati distruggendo, di fatto, lo skyline.
«Stiamo aspettando il pontone che distribuisca quei massi lungo il pennello alla foce dell’Albula - rassicura l’ingegner Enrico Offidani, funzionario comunale direttore dei lavori -: dunque niente paura, verranno spostati da lì, sono semplicemente accatastati in attesa che arrivi il mezzo». Si aspetta insomma soltanto il carro ponte che si muove esclusivamente nei giorni di bonaccia. E' stato prenotato sette mesi fa e dovrebbe arrivare a breve.