SAN BENEDETTO - Parte il “Presepe Tour”. La natività protagonista delle vetrine del centro. Iniziativa a firma delle associazioni di commercianti San Benedetto da Vivere e Pda Shopping Center assieme all’Associazione Albergatori.
Ben 33 i punti sparsi in tutta la città. Si tratta di presepi artistici realizzati da Roberto Angelini, Francesco Angelini, Carlo Barattucci, Fabrizio Mosca, Eleonora Mosca, Vincenzo Pirri, Anna Maria Domizi, Gioacchino Mosca, Aldo Chiaromonte, Domenico Petrucci e Francesco Favia. Natività che sono state allestite nelle vetrine di negozi di via Curzi, via XX Settembre, via Gramsci, via Raffaello Sanzio, via Ugo Bassi, via Montebello, via Gioacchino Pizzi e via Mazzocchi. In questo modo oltre ad ammirare un vestito o un gioiello si verrà attratti da questi presepi artistici, alcuni più tradizionali altri meno, molti sono rievocazioni di vita contadina. È stata realizzata anche una brochure indicando dove trovare i presepi e il negozio che li ospita oltre all’artista che lo ha realizzato.
«Avremmo voluto fare molto, tanto di più – spiega Danilo Ottaviani presidente dell’associazione San Benedetto da Vivere - ma il periodo non ce lo ha permesso. Questa pandemia mondiale ci ha fermato, da marzo, e si è da lì che inizia la nostra voglia di fare qualcosa per San Benedetto. Non vi “ammorbiamo” con i progetti bloccati, perché in realtà non sono bloccati ama solo sospesi a tempi migliori.
Inoltre i negozianti, al fine di affrontare al meglio questo Natale così difficile, hanno pensato di proporre un orario allargato nelle attività del centro. Di conseguenza molti negozi adotteranno un orario continuato il prossimo weekend, il 19 e 20 dicembre e altri che chiuderanno solo un’ora per il pranzo. Insomma i commercianti hanno cercato di mettere in campo tutte le armi a loro disposizione. Da ricordare come quest’anno la preparazione del Natale era partita già all’indomani del Ferragosto con gli stessi negozianti che assieme al Comune avevano proposto un loro progetto con tanto di eventi, attrazioni, installazioni luminose in strada proprio perché doveva essere la festa da cui far risorgere l’economia sambenedettese ma la ripresa del virus ha bloccato ogni entusiasmo e ogni idea. Progetto che sembra solo archiviato per i prossimi anni.
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