SAN BENEDETTO Ora i locali chiusi per legge restano aperti. È difficile, per forze dell’ordine e amministratori, venire a capo dei problemi che puntualmente si presentano dopo le cosiddette “notti brave”, se persino i provvedimenti della questura vengono ignorate.
Carabinieri restano di stucco
Così, al termine dell’ennesima notte caratterizzata dalla solita sacca di ragazzi ubriachi (una parte dei quali è persino finita in ospedale) occorre fare i conti con una delle due attività che, nei giorni scorsi, sono state chiuse dal questore di Ascoli e con tanto di cartello dell’autorità giudiziaria esposto sulla porta, che è rimasta aperta come se nulla fosse. A scoprirlo sono stati i carabinieri che hanno effettuato un passaggio di fronte all’attività e hanno trovato porte aperte e clienti “operativi”. E a questo punto i titolari del locale in questione, che si trova appena fuori dal quadrilatero della movida, rischiano davvero grosso. E, come detto, quando ci si trova di fronte a certe situazioni è davvero difficile riuscire a controllare la situazione legata soprattutto all’abuso di alcolici tra i più giovani.
Sirene nella notte
Nella notte tra sabato e domenica per tre volte le ambulanze sono dovute uscire in strada per consentire al personale del 118 di soccorrere tre ragazzi che accusavano malori proprio a causa del troppo alcol bevuto.
Il locale recidivo
Nelle prossime, di settimane, potrebbero invece arrivare seri provvedimenti nei confronti del locale rimasto aperto soprattutto se si pensa che il provvedimento del questore era diventato valido nella notte tra venerdì e sabato e già domenica i carabinieri hanno trovato l’attività operativa. Era stata disposta la chiusura per 10 giorni al bar a causa di irregolarità amministrative. Un provvedimento arrivato dopo che le irregolarità che non venivano sanate. Un altro locale era stato chiuso, nelle stesse ore dal momento che erano state individuate all’interno dell’attività diverse situazioni critiche per l’Ordine e la Sicurezza pubblica. Rilevato quindi che l’esercizio fosse fonte di concreto e attuale pericolo per la sicurezza dei cittadini, con indubbi riflessi negativi sull’ordine pubblico, contribuendo all’incremento dei fenomeni delinquenziali nella zona, e considerando la sensibilità del territorio verso fenomeni delittuosi.