Il metodo
I malviventi, questa volta, hanno decisamente pianificato l’operazione se si considera il fatto che sono riusciti a penetrare dal tetto calandosi, attraverso una botola, nell’aula multimediale dell’istituto. Una volta dentro hanno prelevato otto computer che si trovavano sui tavoli che si trovano nella classe dislocata al piano più alto del complesso, e poi sono scesi raggiungendo il piano terra e guadagnando l’uscita attraverso l’accesso principale. La loro presenza, in quel punto, ha fatto scattare l’allarme ma anche questa fase del colpo era stata pianificata dal momento che mentre l’allarme suonava i ladri hanno raggiunto via Leopardi e poi si sono dileguati, probabilmente a bordo di un’auto tenuta “in caldo” da qualche complice in attesa. Come accaduto in occasione del furto alla Piacentini i malviventi sapevano benissimo cosa avrebbero trovato dentro l’istituto e come muoversi tra aule e corridoi. Hanno con tutta probabilità raggiunto il tetto attraverso le scale esterne che si trovano sul fronte orientale della struttura quindi attraverso una finestra girevole sono entrati ben consci dell’esatta collocazione dell’aula.
Le indagini
Le indagini sono in corso così come quelle per il furto alla scuola Bice Piacentini dove si lavora su due filoni, quello del furto e quello dell’anomalo cambio di password avvenuto nelle ore antecedenti al colpo. Del primo episodio si occupano i carabinieri mentre il secondo è stato segnalato alla polizia postale. Occorrerà anche capire se si tratti di due episodi collegati tra loro oppure no. E, naturalmente, occorrerà anche capire se quella ha colpito alle Sacconi sia la stessa banda che, nella notte tra venerdì e sabato, ha messo a segno il furto alla Piacentini.
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