SAN BENEDETTO - Grandi novità e una sede più confortevole attendono l’istituto musicale Vivaldi di San Benedetto. Il neo presidente Lito Fontana, alla sua prima uscita pubblica, dopo aver inviato un pensiero di vicinanza al musicista ascolano Giovanni Allevi, ha esposto le sue idee per una scuola che guardi verso format che alzino il livello della qualità didattica.
Le motivazioni
«Sono molto onorato – ha detto il trombonista sambenedettese – di essere diventato il presidente di questo istituto e mi batterò fin da subito, insieme ai consiglieri e alla direttrice, per migliorare diverse cose. Innanzitutto instaureremo una collaborazione con il corpo bandistico cittadino, visto che tantissimi grandi musicisti hanno iniziato le proprie carriere suonando con la banda e poi mi piacerebbe anche rialzarne il livello, portandola a un’attività concertistica di 4-5 uscite all’anno. Poi ci sarà un open day con tutti gli strumenti musicali, compresi gli ottoni, finora sottovalutati, che andranno a completare la nostra offerta didattica, ampliandola da quelli che sono gli insegnamenti tradizionali e guardando verso gli esempi che ci arrivano dalle grandi scuole di musica europee». Sulla nuova sede dell’istituto, si è espressa l’assessore comunale alla cultura Lina Lazzari. «Appena si potranno completare i lavori in corso nelle scuole cittadine – ha detto – il Vivaldi si trasferirà nell’ex ospedale di via Pizzi, dove potrà contare in spazi maggiori e di miglior utilizzo».
L’appello
In chiusura Fontana fa un appello alla Regione Marche affinchè sostenga con più soldi le scuole di musica pubbliche. «La cultura è il miglior biglietto da visita che un popolo possa presentare e ritengo che la Regione debba promuoverla in ogni sua forma, come per esempio fa la Toscana che solo per un evento ha stanziato 100mila euro. Ringrazio l’assessore Lazzari per avermi voluto alla presidenza di questo glorioso istituto e mia moglie Mona che mi supporta». In conclusione il musicista rivierasco che in agosto si esibirà anche al celeberrimo Festival di Salisburgo, rivolge una battuta verso il suo futuro come presidente dell’istituto. «Io penso che con me le cose cambieranno – ha detto – ma se poi dovessero decidere di mandarmi a casa me ne farò una ragione, anche se credo che a San Benedetto ci siano grandi potenzialità: dobbiamo dare spazio ai musicisti del territorio».