SAN BENEDETTO - L’Area vasta è stata diffidata da un ufficio legale sambenedettese per la sospensione di un infermiere del Madonna del Soccorso che viene considerata «illegittima e discriminatoria». È tutto contenuto, nero su bianco, nella lettera firmata dall’avvocato Patrizia Paolucci che assiste l’operatore sanitario che ha ricevuto il provvedimento di sospensione dal lavoro per non aver fatto il vaccino.
Una situazione che l’Area vasta aveva annunciato nelle scorse settimane quando era venuto fuori che c’erano sette situazioni, relative ad altrettanti operatori sanitari, che sarebbe andate incontro alla sospensione dal lavoro. Di quelle persone due hanno alla fine deciso di adeguarsi e fare il vaccino, altre quattro sono comunque state lasciate a svolgere il loro lavoro mentre l’infermiere è stato, di fatto, l’unico ad essere davvero sospeso dal lavoro come previsto da una determina che ora l’avvocato Paolucci contesta nella lettera di diffida inviata ai vertici dell’azienda sanitaria locale.
«Il provvedimento - afferma Paolucci - è altamente discriminatorio poiché nonostante siano numerosi lavoratori assunti presso l’Area vasta che hanno ricevuto le comunicazioni previste dall’articolo 4 comma 6 della legge 76/2016 o comunque che non hanno assolto all’obbligo imposto con tale legge soltanto il mio assistito è stato sospeso mentre i suoi colleghi continuano tranquillamente a lavorare nei reparti in cui sono assegnati a maggior ragione se si considera il fatto che l’infermiere è assegnato al reparto Covid/ rianimazione quindi si trova in contatto con pazienti infetti mentre i suoi colleghi non vaccinati lavorano in reparti no covid».
La sospensione comminata viene per questo definita ingiusta e ingiustificata e ne viene chiesta la revoca.