San Benedetto, una imbarcazione va in fiamme, arrivano i soccorsi. Grande esercitazione al molo Nord

San Benedetto, una imbarcazione va in fiamme, arrivano i soccorsi. Grande esercitazione al molo Nord
San Benedetto, una imbarcazione va in fiamme, arrivano i soccorsi. Grande esercitazione al molo Nord
di Emidio Lattanzi
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Sabato 17 Dicembre 2022, 03:30

SAN BENEDETTO - Una barca a fuoco, due marittimi feriti in modo molto serio: il primo ustionato e il secondo folgorato. L'intervento dell'elicottero, della capitaneria di porto, del 118 e dei vigili del fuoco. Tutto al molo Nord del porto di San Benedetto e tutto, fortunatamente, per finta. Ieri si è infatti svolta un'importante simulazione a bordo del Repepè, l'imbarcazione messa a disposizione dal marittimo Pietro Ricci.

Il peschereccio è infatti stato teatro di un incendio in segiuto al quale è scattato l'allarme.

La capitaneria di Porto ha infatti subito attivato la macchina dei soccorsi allertando il 118 e chiudendo, con una imbarcazione, l'accesso del bacino portuale per ovvi motivi di sicurezza. Sul posto sono arrivate due ambulanze, una della Potes dell'ospedale Madonna del Soccorso e l'altra della Croce Verde di San Benedetto mentre a coordinare le operazioni del team di sanitari del 118, composto dagli infermieri Andrea Trasatti e Benito Rossi e dal medico Nazzareno Rossi, è stato coordinato dalla dottoressa Tiziana Principi, direttrice del servizio di emergenza e primaria del Reparto di Rianimazione dell'ospedale sambenedettese. I due feriti sono stati stabliizzati, sbarcati e posizionati sulle ambulanze.

Uno dei due, l'ustionato, è stato accompagnato fino all'elicottero per il trasporto ad Ancona mentre il secondo è stato accompagnato al Madonna del Soccorso con l'altro mezzo di emergenza. «Si tratta - ha spiegato la comandante della capitaneria Alessandra Di Maglio - di una esercitazione che viene effettuata, in ambito portuale, a cadenza semestrale. Abbiamo inscenato un incendio a bordo di un peschereccio con un marittimo ustionato e un altro traumatizzato e folgorato. Il comandante dell'unità ha chiamato il 1530 per allertare la guardia costiera e noi abbiamo attivato i soccorsi chiedendo l'intervento del 118 e dei vigili del fuoco». A coordinare le unità sanitarie, come detto, è stata la dottoressa Principi che ha seguito personalmente tutte le varie operazioni: «Dalla chiamata al nostro arrivo sul luogo della simulazione sono trascorsi quattro minuti - ha spiegato -. Sono andate due squadre perché la chiamata parlava di due feriti gravi e perché trattandosi di un incendio c'era la possibilità che qualcun altro potesse essersi fatto male. Siamo intervenuti sulla barca, stabilizzati i due pazienti e alle 10.15 (la prima chiamata era arrivata alle 9.52) tutti e due erano già caricati a bordo dei mezzi in direzione ospedale».

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